Washington - Un caccia si è levato in volo e, per ordine del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha fatto fuoco contro quello che gli americani ritenevano essere un pallone-spia cinese.
La mongolfiera è stata abbattuta quando ha raggiunto quello che i militari ritenevano essere un luogo sicuro per la pioggia di detriti che ne sarebbe derivata. Dopo l’esplosione, squadre dell’intelligence americana si sono recate sul luogo per prelevare i detriti che verranno ritenuti utili per verificare la natura del pallone sonda nel laboratorio dell’Fbi di Quantico.
Per i vertici della Casa Bianca, però, sarebbe abbastanza evidente che l’oggetto sarebbe stato usato dalla Cina nel tentativo di sorvegliare siti strategici negli Stati Uniti, come le basi missilistiche nucleari sorvolate dal velivolo di fattura cinese. Il ministro della Difesa, Lloyd Austin, infatti, ha spiegato alla stampa che il pallone è stato abbattuto sulle acque americane seguendo le direttive del presidente Biden che “mette sempre al primo posto la sicurezza degli americani anche mentre risponde in modo efficace all’inaccettabile violazione della nostra sovranità da parte della Cina”, ha detto il ministro.
Si tratta di una vicenda che rischia di complicare il già tesissimo clima con Pechino, che ha provato ad abbassare i toni non senza ribadire le accuse, per disinnescare un caso che rischia di creare nuove grane alla leadership di Xi Jinping. La Cina pur chiarendo che “non accetterà congetture infondate” e invitando gli americani a “non diffamarla”, aveva tentato di riportare la calma nonostante un nuovo pallone spia sia spuntato anche nei cieli sudamericani. “Stiamo ricevendo segnalazioni di uno in transito in America Latina - ha detto il portavoce del Pentagono Pat Ryder - e stiamo valutando se sia di sorveglianza cinese”.
Sulla vicenda che ha già fatto saltare - perché “non ci sono più le condizioni” - la missione a Pechino del segretario di Stato Antony Blinken, è tornato Wang Yi, il potente capo della diplomazia cinese: le parti “devono rimanere concentrate, comunicare in modo tempestivo, evitare giudizi errati e gestire le divergenze di fronte a situazioni inaspettate in modo freddo e professionale”, ha messo nero su bianco il ministero degli Esteri, riferendo la versione cinese del colloquio Wang-Blinken.
Quale Paese responsabile, “la Cina si attiene con rigore al diritto internazionale. Non accettiamo alcuna speculazione o propaganda infondata”, ha aggiunto Wang, promosso poco più di un mese fa da ministro degli Esteri a capo della diplomazia del Pcc. Con un’altra dichiarazione, lo stesso ministero ha riaffermato che il pallone aerostatico incriminato è ad uso civile per le ricerche meteo e ha accusato a testa bassa i media e i politici Usa che “hanno approfittato” e usato “l’incidente come pretesto per attaccare e diffamare la Cina”.