WASHINGTON - La misura, nota come politica della “Nazione più favorita”, era stata finalizzata alla fine del 2020, ma poi bloccata dai tribunali federali e successivamente abrogata dal presidente Joe Biden nel 2021. Avrebbe interessato i pagamenti di Medicare per alcuni farmaci somministrati negli ambulatori medici.
In un post su Truth Social, Trump ha dichiarato che lunedì (martedì in Australia) firmerà un ordine esecutivo volto a ridurre drasticamente i prezzi: “I prezzi dei farmaci saranno RIDOTTI, quasi immediatamente, dal 30% all’80%”.
La nuova direttiva prevede che gli Stati Uniti paghino per i farmaci lo stesso prezzo del Paese che paga meno al mondo. Tuttavia, non è ancora chiaro a quali farmaci o pagamenti si applicherà.
Il piano viene diffuso mentre l’amministrazione Trump valuta anche l’imposizione di dazi sulle importazioni farmaceutiche, precedentemente esentate. Tali dazi potrebbero aggravare la carenza di farmaci generici e, paradossalmente, far aumentare i prezzi.
Secondo gli esperti, la proposta potrebbe comportare risparmi per Medicare e i suoi assistiti, ma anche ridurre l’accesso ai farmaci, a seconda di come sarà strutturata. La versione del 2020 prevedeva risparmi per 86 miliardi di dollari.
Nonostante Trump abbia in passato accantonato questo modello, l’amministrazione lo ha recentemente rilanciato per contribuire al contenimento della spesa pubblica. Tuttavia, la proposta potrebbe incontrare una forte opposizione dall’industria farmaceutica, come già avvenuto in passato.
Il nuovo ordine sarà firmato prima che vengano presentati i dettagli della manovra fiscale repubblicana alla Camera.