WASHINGTON - Gli elettori americani hanno scelto un presidente antiabortista ma, in alcuni Stati, come il conservatore Missouri, hanno votato per l’estensione dei diritti sull’aborto. Sono sette gli Stati dove i referendum sul diritto all’interruzione di gravidanza sono passati. In tre, invece, no.
La Florida ha rischiato di diventare il simbolo di questa apparente contraddizione: lo Stato Repubblicano ha eletto in modo netto Donald Trump, ma allo stesso tempo ha votato a maggioranza un referendum statale che prevedeva l’estensione dei diritti all’aborto. Solo che non è stata raggiunta la soglia minima del 60%, prevista dalla legge statale e necessaria per approvare la proposta che permetteva l’interruzione di gravidanza fino alla ventiquattresima settimana.
Anche in Nebraska e South Dakota gli emendamenti non sono passati, mentre via libera in Arizona, Colorado, Maryland, e nei due Stati repubblicani Montana e Missouri. I residenti del Nevada hanno approvato un emendamento ma, in base alla legge statale, dovranno approvarlo una seconda volta nel 2026 perché diventi effettivo. Un altro testo che vieta la discriminazione sull’aborto “in base agli esisti” è stato approvato nello Stato progressista di New York.