Non c’è donna, di qualsiasi età, che non abbia sognato di indossare qualcosa in quel suo magico colore rosso. Ieri, Valentino Clemente Ludovico Garavani ha compiuto 90 memorabili anni. Ha festeggiato a Roma, circondato dai suoi amici più intimi. Tra questi l’inseparabile compagno di vita e d’affari Giancarlo Giammetti. Location deputata ad ospitare la festa, mantenuta segreta, sarà stata probabilmente la sua villa sulla via Appia Antica.
Nato a Voghera, Valentino ha contribuito in maniera sostanziale a fare grande il “made in Italy” nel mondo con l’omonimo brand. Alta moda per uomo e donna, accessori, profumi e pret-a-porter, è indiscusso simbolo d’eleganza e raffinatezza italiana a livello internazionale. Secondogenito, dopo la sorella maggiore Wanda, di Mauro Garavani e Teresa de Biaggi, fin da giovanissimo Valentino è attratto della moda e dalla creatività sartoriale della stilista vogherese Ernestina Salvadeo; frequenta così una scuola di figurino a Milano e contemporaneamente studia francese alla Berlitz School.
Viaggia all’estero, trascorre un lungo periodo a Parigi dove studia stilismo all’École de La Chambre Syndicale de la Couture. Negli anni ‘50 nella capitale francese entra come collaboratore nella casa di moda di Jean Dessès e nell’atelier di Guy Laroche. Quando fa ritorno in Italia, a Roma diventa allievo di Emilio Schuberth e poi collaboratore presso l’atelier di Vincenzo Ferdinandi.
Nel 1957 arriva la fondazione della casa di moda Valentino insieme ad alcuni soci, fra cui il padre; la gestione dell’azienda però all’inizio è complicata, e si risolve solo con l’arrivo di Giammetti. Valentino inizia ad occuparsi esclusivamente dell’aspetto creativo, lasciando al socio, e amatissimo compagno, per tutta la vita, l’aspetto finanziario: è l’inizio di un sodalizio che funziona e che porterà l’azienda ai massimi vertici e lo stilista a un successo planetario.
Nel 1959 apre un nuovo atelier a Roma in via dei Condotti, nel 1962, dopo il trionfo della sua prima collezione a Pitti Moda di Firenze, è uno dei più apprezzati e popolari couturier del mondo. Nel 1967 gli viene conferito a Dallas, negli Stati Uniti, il Premio Neiman Marcus, nello stesso anno disegna le divise per gli assistenti di volo della TWA e presenta la prima collezione Valentino Uomo. È il 1968 quando, ormai star, inventa la celebre “V”, e crea l’abito da sposa per le nozze di Jacqueline Bouvier vedova Kennedy, sua amica storica, con l’armatore greco Aristotele Onassis. Inizia l’era dell’internazionalizzazione del brand: negli anni Settanta si aprono atelier a Parigi, Tokyo, Ginevra, New York e Losanna.
Nel 1971 è ritratto dal pittore statunitense Andy Warhol, nasce il profumo che porta il suo nome, e che diventa un grande classico, seguito nel 1991 dal profumo “Vendetta”; nel 1985 riceve dal presidente della Repubblica la decorazione di Grand’Ufficiale dell’Ordine al Merito. L’anno successivo riceve il titolo di Cavaliere di Gran Croce, mentre nel 1996 è nominato Cavaliere del Lavoro; nel luglio 2006 gli viene conferita la Legion d’onore.
Il suo marchio, ormai arrivato ai vertici della moda internazionale, viene venduto nel 1998 alla casa tedesca HDP e poi rilevato nel 2002 dal Gruppo Marzotto. Passato al fondo Permira e infine nel 2012 finito alla moglie dell’emiro del Qatar, Sheikha Mozah bint Nasser al-Missned, attraverso la società Mayhoola for Investments.
Il 4 settembre 2007 Valentino dice addio alla moda, e alla sua griffe, che dopo oltre 45 anni, non si avvarrà più della sua creatività: a sostituirlo Alessandra Facchinetti, stilista sorella del disc-jockey Francesco. Cinque mesi dopo, Matteo Marzotto lascia la presidenza e dopo due stagioni Facchinetti lascia l’azienda.
Il 7 settembre 2011 Valentino è stato onorato presso il Fashion Institute of Technology di New York con il premio Couture Council Award 2011, durante il pranzo di beneficenza al David H. Koch Theater, Lincoln Center. Il 18 febbraio 2018 si aggiudica il Premio la Moda Veste la Pace, il riconoscimento che l’Organizzazione Mondiale contro le Discriminazioni nella Moda, nell’arte e nello sport African Fashion Gate conferisce ogni anno presso il Parlamento Europeo di Bruxelles.
Il logo con l’inconfondibile V maiuscola, diventato iconico non solo nella moda e riconosciuto come simbolo di fascino ed eleganza, è stato raccontato nel libro “Valentino Garavani VLogo Signature Uncensored Project” a cura di Pierpaolo Piccioli. Nel volume il logo viene analizzato e reinterpretato grazie al contributo di 16 tra i più famosi magazine di moda. Il brand Valentino dopo la vendita da parte del suo fondatore è stato oggetto di un’estesa opera di rebranding e di una nuova corsa verso la modernità, pur senza mai scostarsi dalla figura di Valentino Garavani.
Il colore Rosso Valentino, invece, è una particolare sfumatura di rosso creata da Valentino e usata di massima solo per alcuni dei suoi abiti. Si tratta di una tonalità di rosso molto acceso che si colloca tra il carminio, il porpora e il rosso di cadmio, tendente all’arancione ma senza mai diventare davvero arancione. Valentino ha avuto l’ispirazione per questo colore dai vivaci toni cromatici visti durante una vacanza in Spagna. Lo stile delle collezioni Valentino è sempre stato classico ed elegante, emblema di una raffinatezza quasi mai semplice ma che si adatta al corpo che la indossa valorizzandolo e senza mai rubandone l’attenzione.