SYDNEY - La polizia era intervenuta a Wellington Street, Woollahra, nei sobborghi orientali della capitale del New South Wales, poco prima dell’1:00 di giovedì, dopo che era stato segnalato il veicolo in fiamme. Mentre i vigili del fuoco spegnevano l’incendio, gli agenti hanno trovato altri nove veicoli nelle strade vicine imbrattati con graffiti come “f*** Israel” e “PKK coming”.

Il PKK, Partito dei Lavoratori del Kurdistan, è classificato come un’organizzazione terroristica dal governo turco e da quello australiano. I veicoli danneggiati erano parcheggiati nelle vicinanze del consolato generale turco.

Dopo giorni di ricerche, durante i quali la polizia ha analizzato le immagini delle telecamere di sicurezza che mostravano due “individui mascherati” fuggire dalla scena, un uomo di 20 anni è stato arrestato lunedì mattina all’aeroporto di Sydney e trasferito alla stazione di polizia di Mascot.

L’uomo è stato accusato di 21 reati, inclusi 14 capi d’accusa per distruzione o danneggiamento di proprietà, e gli è stato negato il rilascio su cauzione. Comparirà in giornata davanti al tribunale locale del Downing Centre.

Il sovrintendente Adam Solah ha reso noto che la stima dei danni ammonta a oltre 100mila dollari.

Il premier Chris Minns ha condannato con fermezza l’episodio: “Chiunque tenti di dividere la nostra comunità, vilipendere o intimidire un membro della nostra comunità, in particolare quella ebraica, si troverà a fare i conti con la piena forza della giustizia”.

L’incidente ha suscitato condanne trasversali nel panorama politico e tra i leader della comunità ebraica. Giovedì mattina, i residenti del quartiere erano già all’opera per rimuovere i graffiti.