CITTA’ DEL VATICANO - Investimenti finanziari della Segreteria di Stato del Vaticano a Londra: il tribunale ha rinviato a giudizio 10 persone, incluso il cardinale Giovanni Angelo Becciu, che dovranno presentarsi davanti al giudice già il prossimo 27 luglio per la prima udienza. Si tratta del personale ecclesiastico e laico della Segreteria e figure apicali dell’allora Autorità di Informazione Finanziaria, nonché personaggi esterni, attivi nel mondo della finanza internazionale.

La decisione del Presidente del tribunale vaticano si è basata sull’analisi dell’attività istruttoria sui fondi della Segreteria di Stato, svolte anche con commissioni rogatoriali in numerosi altri paesi stranieri (Emirati Arabi Uniti, Gran Bretagna, Jersey, Lussemburgo Slovenia, Svizzera), che “hanno consentito di portare alla luce una vasta rete di relazioni con operatori dei mercati finanziari che hanno generato consistenti perdite per le finanze vaticane, avendo attinto anche alle risorse, destinate alle opere di carità personale del Santo Padre”, spiega il comunicato della Sala stampa della Santa Sede.

Il cardinale Becciu, che dovrà rispondere dei reati di peculato e abuso d’ufficio anche in concorso, nonché di subornazione, dopo il rinvio a giudizio ha spiegato: “Sono vittima di una macchinazione ordita ai miei danni, e attendevo da tempo di conoscere le eventuali accuse nei miei confronti, per permettermi prontamente di smentirle e dimostrare al mondo la mia assoluta innocenza”. 

“In questi lunghi mesi si è inventato di tutto sulla mia persona - ha proseguito - esponendomi a una gogna mediatica senza pari al cui gioco non mi sono prestato, soffrendo in silenzio, anche per il rispetto e la tutela della Chiesa, a cui ho dedicato la mia intera vita”.
A chiedere i rinvii a giudizio, tramite emissione del decreto di citazione, sono stati il promotore di giustizia Gian Piero Milano, l’aggiunto Alessandro Diddi e l’applicato Gianluca Perone.

La Segreteria di Stato della Santa Sede, individuata nell’inchiesta come “persona offesa” insieme all’Istituto per le Opere di Religione (Ior), si costituirà parte civile nel processo. La Segreteria di Stato, si apprende, sarà assistita in aula dall’avvocato Paola Severino, ex ministro della Giustizia.

Sono diversi i reati di cui gli imputati sono accusati a vario titolo, dal peculato, all’abuso d’ufficio e la truffa.

“Le indagini, avviate nel luglio 2019 su denuncia dell’Istituto per le Opere di Religione e dell’Ufficio del Revisore Generale, hanno visto piena sinergia tra l’Ufficio del Promotore e la sezione di Polizia giudiziaria del Corpo della Gendarmeria - spiega un comunicato della Sala stampa della Santa Sede -. Le attività istruttorie sono state compiute altresì in stretta e proficua collaborazione con la Procura di Roma e il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Roma. Apprezzabile anche la cooperazione con le Procure di Milano, Bari, Trento, Cagliari e Sassari e le rispettive sezioni di polizia giudiziaria”.