Perché il rosso è il colore per eccellenza del Natale: caldo, accogliente, è il colore del fuoco e del vestito moderno di Babbo Natale.

Il rosso, però, rappresenta anche il colore dei re, dei papi, dell’aristocrazia, con abiti, mantelli, arazzi e tappeti in velluto dello stesso colore. Ancora una volta il rimando è alla sovranità di Gesù. Esprime, inoltre, gli aspetti della rivitalizzazione e del risveglio energetico. 

Il rosso è un colore considerato potente e dominante. Trasmette continuamente energia ed è difficile da ignorare in quanto attira la nostra attenzione. Questo colore è espressione di slancio, velocità, potere e gioia, ma anche di pericolo e passione, sessualità e amore romantico.

Storia

Il sistema simbolico dell’antichità ruotava attorno a tre poli:  il bianco, il nero e il rosso, che era l’unico considerato un “colore”.

Il rosso è ambiguo e può rappresentare sia il buono sia il cattivo. Si pensi alle fiabe: Cappuccetto rosso, in cui questo colore ha valenza positiva; e la mela rossa in Biancaneve, che invece ha valenza negativa.

Nell’Antico Egitto il rosso aveva connotazioni differenti a seconda delle associazioni: poteva essere considerato benefico quando era simbolo della creazione del corpo umano, che si ipotizzava fosse originato da un impasto di argilla inerte e sangue, apportatore di vita; ma era connotato in modo malefico quando era associato all’aridità infuocata del deserto. 

Il rosso è sempre stato valorizzato dall’uomo in quanto spiccava rispetto al mondo circostante e i pigmenti per ricavarlo sono stati trovati subito. Già nel Neolitico si estrapolava dalla robbia, erba dalle radici tintorie, da alcuni metalli e dall’ocra rossa. 
Nella Roma imperiale la cosiddetta “porpora romana” si ricavava dalla murice - conchiglia rara - e per questo riservata solo all’Imperatore e ai suoi condottieri. 

Anche se la “chimica del colore rosso” cominciò presto, non significa che la raccolta dei materiali e la fabbricazione non fosse laboriosa e costosa, ma ne valeva la pena perché il risultato era un colore splendido e resistente.

Il rosso, inoltre, era il colore tipico di alcuni ornamenti che contrassegnavano gli antichi cavalieri romani.

Nel Medioevo le differenze di rosso erano date dalla materia da cui si ricavava e questo influiva anche sul prezzo e sulla luminosità. Dal momento che le colonie delle murici (molluschi) sulle coste della Palestina e dell’Egitto erano in via di estinzione, si dovette ripiegare sul chermes, estratto dall’insetto cocciniglia, essiccato e schiacciato. La gente più povera portava una colorazione meno splendente mentre la più ricca indossava abiti di un rosso più acceso. A partire dal XIII secolo il Papa e i cardinali iniziarono a portare il rosso. Nello stesso periodo, però, sui quadri si dipingevano diavoli rossi, e nei romanzi i cavalieri demoniaci erano rossi. Questa ambiguità venne accettata senza problemi. I riformisti protestanti consideravano il rosso immorale e sinonimo della perversa Roma; di conseguenza, per loro era indispensabile che ogni buon cristiano bandisse il colore rosso. 

Infatti, nel Medioevo, da dopo il XII secolo, le donne vestivano di azzurro, come la Vergine, e gli uomini di rosso, segno di potere e di guerra. 

A partire dal XVI secolo gli uomini non si vestirono più di rosso, eccetto i cardinali e alcuni ordini cavallereschi. Negli ambienti cattolici le donne potevano indossare il rosso mentre il blu diventò un colore maschile, perché più discreto, e si invertirono così le abitudini medievali. 

Un’altra ambivalenza fu l’usanza, fino al XIX secolo, del vestito da sposa rosso come simbolo dell’amore “divino” e, nel contempo, l’obbligo da parte delle cortigiane di portare un copricapo rosso, come simbolo dell’amore carnale, che le rendeva facilmente identificabili in strada. Non va dimenticata l’usanza di porre delle lanterne rosse sulla porta delle case di tolleranza, da cui la denominazione di “quartiere a luci rosse”.

Il rosso diventò anche il colore della toga dei giudici, e dei guanti e del cappuccio del boia. Il rosso ha sempre rappresentato il colore della guerra e fino al XIX secolo molte uniformi militari erano rosse. 

Nell’Antica Cina il rosso era il colore sacro della dinastia Chou (1050-256 a.C.) e allora, come in epoche successive, fu il colore simbolo di felicità e di vitalità. Oggi, in Cina, è un colore portafortuna e nell’ambito del significato dei colori il rosso viene associato alla gioia e alla ricchezza; per questa ragione è utilizzato per decorazioni e addobbi nuziali.

Politica

Mentre nel Medioevo il rosso simboleggiava il ‘guelfismo’, cioè l’orientamento clericale e filocattolico in ambito politico e sociale, il cui  simbolo era l’aquila rossa che aggraffa il drago, successivamente, in politica, ha cambiato completamente significato, e nell’immaginario popolare europeo, per molto tempo, è stato associato alla politica di sinistra.

Con l’inizio della Rivoluzione del 1848, il rosso venne utilizzato in Europa dai socialisti, spesso sotto forma di bandiera rossa. 
Utilizzato anche dalle “camicie rosse” di Giuseppe Garibaldi nel Risorgimento italiano, venne in seguito utilizzato dai gruppi della sinistra. 

La bandiera rossa e nera simboleggia invece l’anarchismo.

L’identificazione del comunismo con il rosso “socialista” ha poi portato all’uso del rosso per la bandiera dell’Unione Sovietica e alla Stella rossa come simbolo comunista. In Italia, grazie all’esplosione del PCI negli anni Settanta, il rosso ne diventa il colore ufficiale e simbolo della sinistra politica. 

Il rosso era anche il colore della bandiera nazional-socialista: svastica nera su sfondo rosso.

Nell’immaginario popolare europeo, pur essendo legato al comunismo, negli Stati Uniti, dall’anno 2000 però, il rosso è anche il colore-simbolo del Partito repubblicano. Infatti, la consuetudine che vuole l’uso del colore rosso per indicare sulla mappa gli Stati a maggioranza repubblicana e del blu per i democratici è relativamente recente. Tra i tanti contrasti dell’America è forse questo il più profondo. Il primo a parlare di ‘red states’ e ‘blue states’ è stato il decano del giornalismo politico americano, Tim Russert, durante la copertura della campagna elettorale del 2000. Le mappe elettorali dell’America esistevano ovviamente anche prima del confronto tra George Bush e Al Gore, ma con una diversa tavolozza di colori.

Scienze comportamentali

In psicologia, il colore rosso viene generalmente associato all’aggressività. Secondo uno studio dell’Università di Münster, in Germania, indossare divise rosse durante le competizioni sportive favorisce la vittoria.Nell’ambito del significato dei colori gli psicologi del profondo associano il rosso, visto nei sogni, alle emozioni.

Nella cromoterapia (una pseudoscienza che usa i colori per curare i vari disturbi e malattie), il rosso è usato per stimolare la circolazione, ad esempio, se irraggiato sulle piante dei piedi. Sempre secondo tale pseudoscienza, accrescerebbe inoltre il numero di globuli rossi nel sangue e sarebbe quindi utile in caso di anemia.

Nell’area del neuromarketing, il rosso viene associato soprattutto all’aggressività, al potere, all’amore, alla passione, alla seduzione, al peccato, alla lussuria, al lusso, al comunismo, alla trasgressione, al materialismo, al fuoco (es. estintori, pompieri, ecc…), al sangue (es. Croce Rossa, sangue di Cristo, ecc…). Il rosso evoca vicinanza e calore, e viene usato per attirare i clienti e quindi spesso per l’esterno dei negozi, nelle scritte delle pubblicità e nel packaging delle merci. È dimostrato che il rosso, oltre a stimolare l’appetito ed è quindi ideale nei ristoranti, induca eccitazione, energia e attenzione, e per questo motivo viene spesso scelto per le pareti degli uffici dove si svolgono lavori operativi.

Religione

Nella liturgia cattolica di rito romano, il rosso è il colore liturgico della Domenica delle Palme, del Venerdì Santo, della Pentecoste, delle feste della Santa Croce , del fuoco dello Spirito Santo e dell’inferno, e delle feste dei martiri. Nella Liturgia cattolica di rito ambrosiano, il rosso è invece utilizzato anche come colore delle feste eucaristiche e di parte dell’anno, corrispondente pressappoco all’estate.

Nel rosso viene identificato il Natale e la festa di san Valentino.

Il colore rosso è anche il simbolo buddista della compassione.

Nel lessico

In generale, il significato del colore “rosso”, come quello di altri colori, può variare a seconda della lingua, così come le associazioni che ne derivano: ad esempio, nella lingua italiana il colore del tuorlo d’uovo e detto “il rosso dell’uovo”, mentre in francese viene chiamato “jaune”, che significa “giallo”.

Nella lingua italiana, e talvolta anche in altre lingue straniere, si utilizzano le seguenti espressioni associate con il rosso:  “essere in rosso” indica un debito; “conto in rosso” indica la mancanza di denaro in un conto corrente; “vedere rosso” è essere arrabbiati; “essere rosso dalla vergogna” significa essere molto imbarazzato. 

Quando si parla di “luci rosse”, di solito vi è un legame con il sesso. “Dare il disco rosso” vuol dire porre fine a qualcosa.

Fiori

Il colore rosso si ritrova inoltre nei petali di molti fiori, tra cui rose, tulipani, papaveri, ibischi, dalie, poinsettie - o, meglio, stelle di Natale -, anturii, azalee e peonie. Siccome il rosso simboleggia la passione e l’amore, spesso gli innamorati si scambiano fiori rossi.

Altre simbologie

L’inchiostro rosso indica un debito oppure una correzione (ad esempio, di compiti scolastici).

In medicina il rosso è usato per indicare le arterie che portano il sangue, pompato dal cuore, dopo essere stato ossigenato dai polmoni.

Il fiocco rosso simboleggia la lotta contro l’AIDS e contro la droga.

Durante la corrida, nella prima fase, il torero sventola un enorme drappo color rosso contro il toro.

In astronomia, le stelle classificate come “rosse” sono quelle con una maggiore temperatura (come le nane rosse, le giganti rosse e le supergiganti rosse). Il termine “rosso” non si riferisce quindi al colore reale o apparente delle stelle. Marte è spesso chiamato “Pianeta Rosso” per la sua particolare colorazione: è infatti ricoperto da grandi quantità di ossido di ferro, che gli conferisce un aspetto rossiccio.
Una laurea è festeggiata coi confetti rossi.

Infine, il colore rosso è spesso prediletto dai bambini nella scelta dei giocatoli, dei frutti, delle marmellate e dei dolci.