ADELAIDE – La cucina italiana evoca da sempre immagini di formaggi cremosi e salumi saporiti, ma molti forse non sanno che l’Italia è la patria di decine di specialità che sono tradizionalmente a base vegetale. La missione dell’amante della buona cucina Nadia Fragnito è di far conoscere a tutti questi deliziosi piatti dalle umili origini.
L’italo-australiana dopo essere apparsa in vari programmi televisivi nazionali e aver scritto per diverse riviste culinarie, è un’esperta molto richiesta e pioniera del cibo italiano vegano. Fragnito condivide la sua passione per la veganizzazione dei piatti italiani sul suo blog e ha recentemente pubblicato il suo secondo libro di cucina, A Vegan Summer in Southern Italy: Recipes and Culinary Adventures, da questo mese sugli scaffali delle librerie australiane.
Il lavoro della Fragnito è una fusione delle sue convinzioni vegane, dell’amore per il cibo e della passione per le sue origini italiane.
Nata in South Australia, da padre italiano e madre australiana, Fragnito è cresciuta con i sapori e gli aromi del Sud, assaporando le ricette che sua nonna ha portato con sé quando la famiglia è emigrata in Australia dalla città di Molinara, in Campania.
“L’idea del cibo come sinonimo di amore, conforto e generosità mi è stata inculcata fin da piccola da mia nonna e da mia madre, che era una grande cuoca e buongustaia”.
Scelta morale quella della Fragnito di diventare vegana per la prima volta nel 2001, all’età di 20 anni: “Non volevo più fare del male agli animali – ha spiegato –, sono diventata vegetariana per qualche mese, ma informandomi maggiormente su cosa succede nell’industria delle uova e dei latticini, ho deciso di diventare vegana, per essere davvero coerente”.
“Quando sono diventata vegana, la mia passione per la cucina si è rinvigorita. Volevo ricreare i piatti che avevo sempre amato e che non potevo più mangiare – ha continuato –. Per esempio, quando si frulla il tofu e si aggiunge dell’olio extra e del condimento, è possibile trasformarlo in qualcosa di molto simile alla ricotta”.
Nel suo primo libro di cucina, Discovering Vegan Italian: Classic Dishes Made Easy (2019), Fragnito condivide molti dei suoi segreti per replicare piatti tradizionalmente non vegani, come ragù, carbonara, osso buco e tiramisù.
Il nuovo libro di cucina dell’autrice è una lettera d’amore al Sud Italia, alla sua gente e alle sue ricette già di base vegane. Fragnito scrive anche dei suoi viaggi attraverso il meridione: “Nel 2019, ho trascorso tre mesi in Italia e l’ho chiamato il mio viaggio di ricerca culinaria”, ha detto.
Fragnito porta i lettori in un tour attraverso paesi come Nocelle, negli altipiani della Costiera Amalfitana, la città natale di suo padre, Molinara, e il melting pot culturale di Palermo. Ogni capitolo mette in mostra le città e le loro specialità vegane, accompagnate da vivide descrizioni e fotografie.
“Voglio che i lettori aprano le pagine e siano trasportati in Italia; ci sono tanti piatti tradizionali a base vegetale nella cucina italiana, in particolare al Sud, ma anche in altre regioni – ha detto Fragnito –. Storicamente, molti piatti sono stati creati senza carne o latticini perché le famiglie semplicemente non potevano permetterselo, come il famoso ‘pane e panelle’, frittelle di ceci che i siciliani cucinano da secoli, da sempre un piatto vegano”.
C’è molto di più quindi da onorare oltre ai piatti a base di carne e latticini quando si parla della cucina del bel Paese.