Speriamo che non siano in molti a pensare che stiamo esagerando se affermiamo che il 7 aprile diventerà una data storica per la comunità veneta di Sydney. Per la prima volta nell’organizzazione di un grande evento in favore delle genti venete c’è stata una quadriplice alleanza tra le sopravvissute associazioni regionali di Sydney (Bellunesi nel Mondo, Figli del Grappa e Trevisani nel Mondo) e l’Associazione Alpini di Sydney il cui presidente e molti degli iscritti sono, appunto, di origine veneta e triveneta.
Grazie al patrocinio del consiglio direttivo e a Matteo Biviano, amministratore delegato del Club Marconi, che hanno messo a disposizione delle quattro associazioni tutte le risorse del sodalizio (l’ufficio del marketing, la coordinatrice degli eventi Diana Gentile e l’esperienza organizzativa della presidentessa del Comitato Femminile Giovanna Pellegrino), possiamo affermare, senza possibilità di essere smentiti, che la Festa del Carnevale Veneto 2024 è stata un grande successo e verrà ricordata a lungo.
Circa 450 persone hanno preso parte all’evento organizzato nella gremitissima sala Colosseo (in onore della nostra prestigiosa capitale Roma) della Doltone House, addobbata elegantemente con le bandiere della regione Veneto, dove risaltava il Leone di San Marco, e su ogni tavolo, oltre ai variopinti palloncini, tutti i partecipanti hanno trovato come omaggio a ricordo della festa delle stupende e colorate maschere veneziane per onorare la città di Venezia, il capoluogo della regione Veneto.
A chi scrive questo articolo è stato assegnato il compito di maestro di cerimonie e, dopo il tradizionale benvenuto e un infinito ringraziamento ai presenti per avere aderito in così gran numero alla festa, è stato dato il via alla parte ufficiale invitando al microfono il console generale d’Italia a Sydney Gianluca Rubagotti, che come sua consuetudine nei discorsi è sempre conciso e breve e così è stato anche in questa occasione. Il console Rubagotti, che recentemente ha accettato la tessera di socio onorario del Club Marconi, ha ringraziato i numerosi presenti e ha avuto parole d’elogio per la regione veneta, che ha definito una delle più produttive del nostro Bel Paese ed enormemente apprezzata da tutti gli italiani.
È stata poi la volta della presidentessa della Federazione Veneta del New South Wales Ivana Smaniotto, facente parte della Consulta della Regione Veneto, a prendere la parola leggendo un messaggio giunto da Venezia da parte del presidente della regione Luca Zaia, di origini trevigiane, e la parte più apprezzata e applaudita del suo messaggio è stato quando ha affermato che “non chiamiamo i veneti emigranti, ma chiamiamoli con enorme riconoscenza e infinito orgoglio Veneti nel Mondo ed essi sono un esempio da seguire”. Si sono poi alternati al microfono il presidente del Club Marconi Morris Licata e la presidentessa del Comitato Femminile Giovanna Pellegrino. Tra gli ospiti, oltre ai presidenti delle quattro associazioni che hanno organizzato la festa con i loro comitati, si è notata piacevolmente la presenza del 90enne Antonio Fornasier, primo presidente del Veneto Club e dei Trevisani nel mondo di Sydney. Tra i partecipanti, oltre al presidente del Club Marconi, anche quasi tutti i direttori con l’unica assenza di Fernando Pellegrino per motivi di lavoro.
Eccezionale il programma che riguardava l’intrattenimento che è iniziato con l’esibizione delle giovani e deliziose ballerine del West Dance Group, cui ha fatto seguito, dopo l’estrazione dei Lucky Door Prize, la prima esibizione al Marconi da parte del tenore d’origine calabrese, ma con una nonna trevisana, Gaetano Bonfante che fa parte anche del gruppo di cantanti di Opera Australia. Bonfante è stato apprezzato e largamente applaudito per la bravura con cui ha eseguito il suo repertorio di canzoni (tra queste “Penna nera”, “Caruso”, “Con te partiro’”) ricevendo una “standing ovation” al termine dell’omaggio a Giacomo Puccini e alla sua opera Turandot con l’aria “Nessun dorma”. Siamo certi che in futuro vedremo molto più spesso Bonfante esibirsi a Bossley Park.
Fantastico anche il concerto dell’orchestra “I mazzolin di fiori”, orchestra composta dai musicisti Tony Gagliano, Michele Riviera, Joe Zappia e John Vadalà, vestiti con la divisa dei gondolieri veneziani, che hanno intonato benissimo moltissime canzoni tradizionali venete, preparate con lunghe ore di prove, ma alla fine hanno ricevuto dei meritatissimi applausi da tutti I presenti.
Ottimo il menù scelto per l’occasione e il servizio sempre celere e cordiale del personale della Doltone House coordinato da John Cincotta.
Il pomeriggio si è concluso, dopo numerosi balli in spensierata allegria, con la consumazione del gelato, il dolce tiramisu, crostoli in abbondanza e caffè corretto, naturalmente con grappa veneta di ottima qualità. Un ringraziamento speciale è andato agli sponsor dell’evento, oltre alle quattro associazioni, Artego Haircare, Pasticceria Caruso, Rega Holdings, Cox Concrete, GDC Tax Accountants e MGM Martin Estate Agents.