Lentezza positiva, economia circolare, sostenibilità e cultura: sono alcuni dei principi guida di Cittaslow, associazione che raggruppa 88 Comuni in un circuito d’eccellenza, che ogni anno realizza progetti a favore dei cittadini e del pianeta. Tra le priorità c’è la mobilità dolce (a piedi, in bici o su mezzi elettrici) che permette di muoversi senza inquinare, in modo silenzioso e senza congestionare le strade, nel pieno rispetto dell’ambiente.
In Veneto si attraversano il Monte Grappa e le Colline del Prosecco, partendo da Follina e Farra di Soligo, che distano appena 8 km. Siamo nel cuore delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, sito Unesco, e lungo la storica Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene, la più antica d’Italia. Qui, tra le distese di vigneti che ricoprono le colline e danno vita al Prosecco Superiore Docg, si parte in sella alla bici lungo uno dei tanti itinerari che permettono di esplorare il territorio. È un viaggio lento, 51 km da percorrere in quattro tappe attraverso panorami mozzafiato e tanti luoghi d’arte e cultura. Da Farra di Soligo si percorrono 25 km verso sud e si arriva ad Asolo, uno dei più suggestivi borghi d’Italia. La città dai cento orizzonti, come l’ha definita il Carducci, conserva un caratteristico aspetto medievale, raccolta entro le antiche mura e dominata dalla Rocca, austera fortezza sul monte Ricco che sovrasta la città. Asolo sorge alle pendici del Monte Grappa, Riserva della Biosfera e sito Unesco, da scoprire sulle due ruote attraverso numerosi percorsi, molti dei quali con salite che mettono alla prova anche i migliori ciclisti.
La proposta di viaggio slow in Lombardia è lungo il corso del fiume Ticino e coinvolge ben quattro Cittaslow. Il primo tratto si sviluppa lungo la pista ciclabile del Naviglio Grande e collega Turbigo e Abbiategrasso. Il percorso su strada asfaltata di circa 46 km è adatto a tutti: si attraversa un paesaggio boscoso fino a giungere all’elegante Villa Clerici, un palazzo seicentesco decorato con due torrette e, superato Castelletto, si raggiunge Boffalora dove i tradizionali barconi di legno sono ormeggiati nella piccola darsena. Si supera Magenta e in un percorso costeggiato da grandi ville tra Cassinetta di Lugagnano e Robecco sul Naviglio, attraverso l’Alzaia, si arriva ad Abbiategrasso. Il centro storico è vivace e caratterizzato dal Castello Visconteo, dalla piazza con portici di origine medioevale, dai palazzi nobiliari e da diverse chiese rinascimentali e barocche, tra cui la Basilica di Santa Maria Nuova. Da qui il percorso continua nel cuore del Parco del Ticino fino alla vicina Morimondo e alla sua bellissima abbazia cistercense del XII secolo immersa nel verde, tra orti, prati e più in là boschi di ontani. Una trentina di km separano Morimondo da Travacò Siccomario, per giungere così al Po e da qui, volendo, concludere il tour con una suggestiva navigazione sul grande fiume. Proprio qui nel Pavese, tra Cà Bella e località Chiavica, si trova una particolare pista ciclabile che, grazie a una speciale resina, cattura la luce solare del giorno per rilasciarla la notte colorandosi di un blu fosforescente.
In Toscana ci si muove in bicicletta dalla Costa degli Etruschi alla Maremma tra pinete, colline e meravigliose vedute sul mare. Si parte da San Vincenzo, in provincia di Livorno, località nota per il suo litorale di sabbia chiara finissima, che si estende per chilometri, orlato da macchia mediterranea e rigogliose pinete. Da qui pedalando per 14 km si raggiunge Suvereto, borgo medievale ancora cinto da mura, incastonato sulle colline con vista sul mare. Nel suo centro, che conserva il lastricato in gran parte originale, si respira un’atmosfera autentica tra vicoli e piazzette. Al di là si estende la campagna dominata da olivi, viti e sugheri, che hanno dato il nome al borgo. Il percorso prosegue per una trentina di km fino a Massa Marittima, città d’arte della Maremma toscana. Coperta da boschi di macchia mediterranea e campi coltivati a vigneti e oliveti: da visitare la cattedrale di San Cerbone, la chiesa e il chiostro di Sant’Agostino, il Museo degli Organi Meccanici Antichi e il Museo di San Pietro all’Orto con la “Maestà” di Lorenzetti.