CARACAS - Il Partito socialista unito di Venezuela (Psuv) ha annunciato i candidati che lo rappresenteranno alle elezioni del 25 maggio, nelle quali verranno scelti governatori, legislatori dei diversi Stati e parlamentari nazionali.  

Tra i candidati presentati, figura per la prima volta un rappresentante per lo “Stato di Guayana Esequiba”, territorio conteso con la vicina Guyana.  

La disputa per il territorio dell’Esequibo, un’area di quasi 160.000 km quadrati situata tra le foci dei fiumi Orinoco ed Esequibo e ricca di risorse petrolifere, è aperta da decenni. 

La scelta del nominatiro è caduta sul militare Neil Villamizar, attuale capo del governo del neocostituito Stato di Guayana Esequiba. Il Psuv ha dichiarato che Villamizar rappresenterà non solo il partito chavista, ma anche gli altri movimenti politici della coalizione “Gran Polo Patriótico Simón Bolívar”.  

Tuttavia, non è ancora chiaro come verranno organizzate le elezioni in questo territorio e il Consiglio Nazionale Elettorale (Cne) non ha rilasciato dettagli al riguardo. 

La Guyana si oppone fermamente al processo elettorale e ha già presentato ricorso alla Corte internazionale di giustizia per bloccare il voto nella regione contesa.  

Le tensioni tra i due Paesi si sono intensificate soprattutto dopo che, nel marzo dello scorso anno, il parlamento venezuelano ha approvato una legge per l’istituzione dello Stato di Guayana Esequiba. 

Nel 2024, il governo della Guyana ha definito questa mossa una “flagrante violazione del diritto internazionale” e ha accusato Caracas di minare la stabilità regionale. Nicolás Maduro ha respinto le accuse, ribadendo che la sovranità venezuelana su quel territorio è legittima e storicamente fondata.  

Lo scontro diplomatico si è ulteriormente inasprito all’inizio di marzo 2025, quando la Guyana ha denunciato l’ingresso di una nave pattuglia venezuelana nelle proprie acque, definendolo “un atto di grande preoccupazione”. Caracas ha risposto sostenendo che l’area in questione è ancora oggetto di disputa. 

La tensione ha assunto un risvolto internazionale con l’intervento del segretario di Stato degli Stati Uniti, Marco Rubio, che ha avvertito il Venezuela sulle conseguenze di un’eventuale azione militare contro la Guyana o le aziende statunitensi operanti nel Paese. Maduro ha respinto la dichiarazione, definendola una minaccia diretta alla sovranità venezuelana.