CARACAS – Il Centro Carter ha confermato, nel suo rapporto finale sulle elezioni presidenziali dello scorso luglio in Venezuela, che, “secondo i dati dei verbali dei risultati dell’81,7% dei seggi elettorali, Edmundo González ha ricevuto 7.156.462 voti e Nicolás Maduro 3.241.461”, precisando che “la differenza tra i due candidati è di 3.915.001 voti” e sottolineando che “nel 18,3% dei seggi di cui mancano i verbali dei risultati ci sono 3.576.544 elettori registrati”, ovvero “un numero inferiore alla differenza tra i voti totali di González e Maduro”.
“Secondo i dati dei risultati, González ha ricevuto il 67,1% di tutti i voti e Maduro il 30,4%”, si legge nel rapporto finale del Centro Carter, che chiarisce che “anche nello scenario più estremo i risultati annunciati dal Consiglio elettorale venezuelano sono statisticamente impossibili”.
Il Centro Carter, subito dopo il voto, aveva chiarito che le elezioni “non avevano rispettato parametri democratici né erano credibili”.
Maduro ha assunto, il 10 gennaio, un terzo mandato. Secondo il rapporto, il suo governo ha continuato a rispondere all’opposizione “con misure repressive e restrizioni dei diritti politici fondamentali, inclusa la libertà di espressione, associazione e movimento”.
“Le organizzazioni per i diritti umani, inclusa la Missione internazionale indipendente di inchiesta delle Nazioni Unite, hanno documentato arresti di massa di oppositori, compresi minori, così come casi di tortura, aggressione sessuale e morte di persone detenute”, si legge inoltre nel rapporto finale del Centro Carter.
Nel frattempo, il presidente del Consiglio elettorale nazionale del Venezuela (Cne), Elvis Amoroso, ha fissato per il prossimo 25 maggio le elezioni legislative e regionali.
I cittadini venezuelani saranno chiamati alle urne per rinnovare il Parlamento (Assemblea nazionale) ed eleggere nuovi governatori e deputati delle assemblee legislative dei 24 Stati.
Si tratta del primo appuntamento elettorale dopo le contestate elezioni presidenziali dello scorso luglio di cui il presidente Nicolás Maduro è stato proclamato il vincitore nonostante non siano stati presentati i verbali di votazione delle urne.