CANBERRA – In vista delle  prossime elezioni federali, i Verdi hanno presentato un’ambiziosa proposta sul tema della sanità che prevede l’apertura di 1.000 ambulatori in tutto il Paese ,con l’obiettivo di fornire accesso gratuito a medici di base, dentisti e psicologi.

Questo piano è parte della loro strategia elettorale, mirata a conquistare seggi considerati “conquistabili” attualmente detenuti dall’ALP.
Secondo i Verdi, i costi legati all’assistenza sanitaria saranno un punto chiave nei negoziati con il Partito laburista, nell’eventualità, sempre più probabile, che Anthony Albanese si trovi costretto a governare con un governo di minoranza a seguito dell’esito del voto.

Il Partito ambientalista propone di finanziarie la costruzione degli ambulatori gratuiti grazie a una strategia chiamata ‘Robin Hood’, che prevede di tassare i profitti aziendali “eccessivi” in modo da raccogliere circa 514 miliardi di dollari nell’arco di un decennio al fine di finanziare il loro piano.

Il progetto dei Verdi prevede la costruzione di un migliaio di ambulatori nell’arco dei prossimi quattro anni. Ciascuna delle strutture sarà dotata di un medico di base, un dentista, un’infermiera e un psicologo, tutti accessibili senza alcun costo per i pazienti. La proposta si basa su dati della Parliamentary Budget Office, che stimano il costo complessivo del piano a circa 54 miliardi di dollari in 10 anni.

Questi fondi servirebbero anche per triplicare gli incentivi per le prestazioni in regime di bulk billing e migliorare i salari dei medici specializzandi.

“Quando parliamo con le persone, viene subito citato il problema della lotta contro l’aumento del costo della vita (…) e molte di loro si chiedono come trovare i soldi per ottenere l’assistenza sanitaria di cui hanno bisogno”, ha dichiarato il portavoce alla Sanità dei Verdi, Jordon Steele-John.

“Diversi membri della comunità ci hanno detto di non riuscire più a trovare un medico che fatturasse in regime di bulk billing e di non potersi permettere di coprire il divario dei costi. Di conseguenza, preferiscono rimandare le visite dai medici ed evitare di eseguire cure sanitarie di base”. 

Steele-John ha spiegato che i medici impiegati in queste strutture lavorerebbero alla stregua di dipendenti pubblici. “Non solo stiamo offrendo ai medici la possibilità di lavorare con un contratto adeguato e con i benefici e le sicurezze che ne derivano, ma proponiamo anche di legare la retribuzione alla media nazionale dei salari dei medici di base”, ha aggiunto il senatore.

Il piano dei Verdi è chiaramente mirato a mettere pressione sui Laburisti in seggi strategici come Perth in Western Australia, Wills e Macnamara in Victoria, Richmond in New South Wales e Sturt in South Australia, la gran parte dei quali sono attualmente controllati dall’ALP. Se i laburisti dovessero perdere quattro seggi nelle prossime elezioni, potrebbero trovarsi a dover formare un governo di minoranza e, in quel caso, i Verdi hanno dichiarato che la loro proposta sanitaria sarà “sul tavolo e al centro” dei negoziati.

Il Parliamentary Budget Office ha avvertito che i costi stimati per costruire e gestire questi ambulatori sono “altamente incerti” e ha sottolineato che la proposta richiederebbe l’assunzione di circa un medico di base su sette e di un dentista su dieci attualmente operativi in Australia. 

Inoltre, il piano prevede che il 5% degli psicologi registrati venga impiegato nelle cliniche pubbliche, il che potrebbe comportare una significativa riduzione del personale sanitario nelle strutture ospedaliere o nei settori privati.