WASHINGTON - Sarà suddiviso in più momenti l’incontro dei leader europei con Donald Trump che si terrà oggi alla Casa Bianca: il presidente degli Stati Uniti avrà prima un incontro privato con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla presenza delle rispettive delegazioni.

Successivamente i due si uniranno a una sessione di gruppo più ampia e a un pranzo con gli altri leader europei che via via stanno arrivando a Washington. Nella delegazione ci sono la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, che nella giornata di ieri ha incontrato a Bruxelles il presidente ucraino, e Macron, Starmer e Meloni. 

Secondo il programma diffuso dalla presidenza, a mezzogiorno i leader europei arriveranno alla Casa Bianca. Un’ora dopo, Zelensky sarà accolto da Trump e avrà inizio il vertice bilaterale.

Verso le 20 e 15 italiane, Trump saluterà i leader europei prima di una foto di gruppo. Poi, alle 21, ci sarà l’incontro multilaterale tra tutti i leader e il presidente Trump. Non è stato indicato un orario ufficiale per la fine dell’incontro. 

A poche ore dal vertice di Washington, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha scritto sui social: “Putin commetterà omicidi per mantenere la pressione sull’Ucraina e sull’Europa, nonché per umiliare gli sforzi diplomatici”, la Russia “non dovrebbe essere ricompensata per la sua partecipazione a questa guerra”.  

Anche Trump ieri, ha scritto un post sul suo profilo Truth: “Il presidente ucraino Zelensky può porre fine alla guerra con la Russia quasi immediatamente, se lo desidera, oppure può continuare a combattere. Ricordate come è iniziato tutto - aggiunge ancora -. Nessuna restituzione della Crimea concessa da Obama (12 anni fa, senza che fosse sparato un colpo!) e nessuna adesione dell’Ucraina alla Nato”. 

E ancora: “Domani (oggi, ndr) è un giorno importante alla Casa Bianca. Non ho mai avuto così tanti leader europei contemporaneamente. È un grande onore per me ospitarli. Le fake news diranno che è una grande perdita per il presidente Trump ospitare così tanti grandi leader europei nella nostra splendida Casa Bianca. In realtà, è un grande onore per l’America”. 

Nel pomeriggio di ieri, sulla presenza dei leader Ue all’incontro era intervenuto anche il segretario di Stato Usa, Marco Rubio.

“È una narrazione mediatica stupida quella secondo cui gli europei verranno qui domani perché Trump costringerà Zelensky a un accordo sfavorevole – ha detto –. Abbiamo lavorato con queste persone per settimane su questa questione. Verranno qui domani perché hanno scelto di venire qui domani. Li abbiamo invitati. Non sto dicendo che siamo sull’orlo di un accordo di pace. Ma sto dicendo che abbiamo visto dei movimenti, abbastanza movimenti da giustificare un incontro di follow-up con Zelensky e gli europei”.

Rispondendo a una domanda sull’incontro di febbraio nello Studio Ovale, in cui il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il vicepresidente J.D. Vance hanno criticato duramente Zelensky Rubio ha detto: “Sapete quanti incontri abbiamo avuto da allora? Abbiamo avuto un incontro con Putin e una dozzina con Zelensky”. Gli europei “non verranno qui domani per impedire che Zelensky venga intimidito – ha detto Rubio –. Verranno qui domani perché abbiamo lavorato con gli europei”. 

Alla vigilia della partenza per gli Stati Uniti, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato a una nuova video-conferenza della Coalizione dei Volenterosi, che ha permesso un coordinamento in vista dell’incontro a Washington.

Nel corso della discussione è stata ribadita l’importanza di continuare a lavorare con gli Stati Uniti per porre fine al conflitto e raggiungere una pace che assicuri la sovranità e la sicurezza dell’Ucraina, che dovrà essere coinvolta in ogni decisione relativa al suo futuro, fa sapere Palazzo Chigi. La discussione ha inoltre confermato la necessità di mantenere la pressione collettiva sulla Russia e di solide e credibili garanzie di sicurezza. 

“La Costituzione ucraina rende impossibile cedere o commerciare territori. Data l’importanza della questione territoriale, dovrebbe essere discussa solo dai leader di Ucraina e Russia nell’ambito della trilaterale: Ucraina, Stati Uniti e Russia”, ha dichiarato il presidente ucraino, in una dichiarazione pubblicata sui social alla vigilia della missione a Washington.

“Dobbiamo fermare le uccisioni. Putin ha molte richieste, ma non le conosciamo tutte – scrive Zelensky –. Se sono davvero così tante come abbiamo sentito, ci vorrà del tempo per esaminarle tutte. È impossibile farlo sotto la pressione delle armi. Abbiamo bisogno di veri negoziati, il che significa che possono iniziare da dove si trova ora la linea del fronte. La linea di contatto è la linea migliore per parlare. Gli europei sostengono questo e ringraziamo tutti. La Russia non ha ancora avuto successo nella regione di Donetsk, Putin non è riuscito a prenderla per 12 anni. Finora, la Russia non ha dato alcun segno che ciò accadrà e, se dovesse rifiutare, dovranno seguire nuove sanzioni. È importante che gli Usa accettino di collaborare con l’Europa per fornire garanzie di sicurezza all’Ucraina e, di conseguenza, a tutta l’Europa. Si tratta di un cambiamento significativo, ma non ci sono dettagli su come funzionerà: quale sarà il ruolo dell’America, quale sarà il ruolo dell’Europa, cosa può fare l’Ue. Abbiamo bisogno che la sicurezza funzioni nella pratica, come l’articolo 5 della Nato”.