ROMA - Dopo una serie di incontri preparatori negli scorsi mesi, giovedì scorso, si è aperto il tavolo tra governo, sindacati e associazioni datoriali sulla delicata riforma delle pensioni. Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha avuto un vertice con i segretari di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi e quello dell’Inps, Pasquale Tridico. La riunione ha avuto lo scopo di fissare gli obiettivi condivisi della Riforma del Sistema previdenziale e le tempistiche, con il ministro che vorrebbe chiudere in non più di 5 mesi. Tutti hanno concordato sul fatto che sia urgente una ristrutturazione che metta fine a continui interventi tampone e necessario il superamento della Legge Fornero. Infine che sia impellente trovare una soluzione per fornire in futuro a giovani e donne una pensione dignitosa. La proposta del ministro è che si arrivi ad andare in pensione con 41 anni di contributi senza limiti di età, una ipotesi condivisa dai sindacati, che però hanno chiesto anche una chiara indicazione delle risorse che il governo intende mettere a disposizione. Per capirlo davvero si dovrà però attendere il Documento Programmatico di Bilancio di aprile.