CANBERRA - Secondo la ABC, tra le misure figurerebbero l’accelerazione delle approvazioni per l’edilizia e la riduzione delle norme ambientali. Albanese ha sottolineato che la tavola rotonda, in programma la prossima settimana, è “un’opportunità per proporre idee e politiche” e non un semplice passaggio formale.

Il governo ha già escluso grandi modifiche fiscali, nonostante le pressioni che chiedono riforme strutturali per rilanciare la produttività. Il primo ministro ha spiegato che alcune proposte potranno essere attuate subito, altre richiederanno leggi o confluiranno nel bilancio del prossimo anno. Anche il ministro del Tesoro Jim Chalmers ha dato poco peso alle speculazioni, affermando che le idee trapelate sono solo una parte delle molte presentate e che tutte saranno prese in considerazione.

L’opposizione, per voce della leader Sussan Ley, ha espresso dubbi sull’utilità dell’evento, accusando il governo di nascondere un’agenda potenzialmente dannosa per i lavoratori e contraria alle promesse elettorali di non aumentare le tasse.

Parallelamente, la Productivity Commission ha pubblicato il suo rapporto finale prima del vertice, invocando riforme profonde nel settore dell’assistenza. Tra le raccomandazioni: un sistema nazionale di controlli per gli operatori, una maggiore integrazione tra i servizi sanitari e un orientamento deciso verso la prevenzione.

La commissaria Alison Roberts ha denunciato l’assenza di un sistema coordinato che consenta di tenere efficacemente sotto osservazione il personale e prevenire abusi, proponendo un processo unico di autorizzazione valido in tutti gli Stati e settori dell’assistenza. L’obiettivo è ridurre burocrazia, facilitare la mobilità lavorativa e rafforzare la sicurezza per utenti e operatori.