La Vespa è conosciuta in tutto il mondo ed è un’icona lifestyle, un brand il cui valore continua a crescere ed è stato valutato da Interbarand oltre un miliardo di euro (+19%). “Il termine ‘iconico’ è spesso abusato ma non c’è davvero altro modo per definire questo brand” commenta Manfredi Ricca, Global Chief Strategy Officer di Interbrand. “Vespa è un brand storico ma in continua evoluzione; è profondamente italiano e amato a livello globale; è premium e allo stesso tempo inclusivo”. La due ruote del gruppo Piaggio è un marchio “desiderato e richiesto, ma mostra anche che può conquistare nuove arene oltre i confini della mobilità”. Nel determinare il valore economico del brand (1.079 milioni contro la precedente valutazione di 906 milioni di euro nel 2021), Interbrand ha condotto ricerche nei 10 mercati di riferimento di Vespa (Italia, Francia, Germania, Spagna, USA, Vietnam, Thailandia, Indonesia, Cina e India).

Il brand Vespa “conferma la propria leadership nei mercati europei e ha incrementato la sua rilevanza negli Stati Uniti e in Asia, mostrando una crescita soprattutto in Indonesia” spiega una nota, dove Piaggio ha recentemente inaugurato un nuovo stabilimento per il mercalo locale. Dallo studio emerge che Vespa “trascende i confini funzionali della mobilità su due ruote, e rappresenta, nella percezione dei consumatori a livello globale, sia un’opportunità per esprimersi all’interno della propria comunità sia un oggetto di svago e divertimento. Infine, le recenti partnership con Dior, il film Disney Pixar “Luca”, Justin Bieber, Lego e in ultimo Mickey Mouse hanno contribuito a rafforzare ulteriormente il DNA unico del brand”.

La forza competitiva è data secondo Interbrand soprattutto dal fattore “affinity”, la capacità di creare un legame con il consumatore e “distinctiveness”, la capacità di distinguersi dai competitor. La forza del brand Vespa va bene a tutto il gruppo Piaggio, conclude la ricerca perchè “svolge la duplice funzione di mitigatore del rischio e di autentico acceleratore del business” e viceversa “un altro elemento chiave da considerare è anche il momento particolarmente positivo che sta vivendo il gruppo Piaggio che nel 2022 ha raggiunto 2 miliardi di euro di fatturato, con una crescita del 25% rispetto all’anno precedente”. 

La Vespa è un modello di scooter della Piaggio, brevettato il 23 aprile del 1946, su progetto dell’ingegnere aeronautico Corradino D’Ascanio. Si tratta di uno dei prodotti di disegno industriale più famosi al mondo nonché più volte utilizzato come simbolo del design italiano. La Vespa è stata esposta nei musei di design, arte moderna, scienza & tecnica e trasporti di tutto il mondo. Enrico Piaggio comprese che per realizzare qualcosa di realmente innovativo avrebbe dovuto scegliere un progettista la cui mente fosse sgombera da ogni concetto costruttivo riguardante una motocicletta; scelse così di affidarne la progettazione a D’Ascanio, progettista di alcuni modelli sperimentali di elicotteri e uomo che “detestava le motociclette”, quindi la persona ideale per inventare qualcosa di completamente nuovo.

D’Ascanio detestava dover scavalcare una moto per sedercisi sopra, così sfruttò le sue conoscenze di progettista aeronautico per inventare la prima moto a scocca portante, priva di struttura tubolare in acciaio e, grazie a questo, priva di tunnel centrale. Adottò una sospensione anteriore ispirata a quella dei carrelli per aerei e creò un motore concettualmente derivato dai motori d’avviamento aeronautici. Spostò il cambio sul manubrio, ritenendolo molto più pratico da usare, coprì il motore con il telaio per rimediare alle frequenti perdite d’olio che macchiavano i pantaloni, aggiunse la ruota di scorta in quanto la maggior parte delle strade dell’epoca erano in sterrato e i motociclisti erano costretti a rimediare alle frequenti forature con soluzione e toppe.

Modellò la posizione di guida attorno al disegno di un uomo comodamente seduto su una poltrona, affinché la guida prolungata risultasse la meno affaticante possibile. Con l’aiuto di Mario D’Este, suo disegnatore di fiducia, a D’Ascanio bastarono pochi giorni per mettere a punto la sua idea e preparare il primo progetto della Vespa, prodotto a Pontedera nell’aprile del 1946. Era nata la prima Vespa.

L’origine del nome “Vespa”, divenuto in seguito famoso a livello planetario, rimane incerta. Secondo la versione più famosa, esso sarebbe nato da un’esclamazione di Piaggio che alla vista del prototipo esclamò: “Sembra una vespa!”, per via del suono del motore e delle forme della carrozzeria che vista dall’alto la rendono somigliante all’insetto, con la parte centrale molto ampia per accogliere il guidatore e dalla “vita” stretta.

È invece priva di fondamento un’altra versione, a lungo sopravvissuta, secondo cui il termine “Vespa” equivarrebbe all’acronimo di Veicoli Economici Società Per Azioni (dato che la Piaggio fu una delle prime società per azioni in Italia e, al contempo, la Vespa nacque come veicolo per tutti, quindi di primaria importanza era un prezzo basso, adatto alle caratteristiche dell’epoca). Tale ipotesi è stata smentita dai vari esperti del veicolo. In seguito il termine “Vespa” divenne celebre, tanto da essere conosciuto in tutto il mondo ed essere oggi trattato separatamente dal resto dei marchi appartenenti al gruppo Piaggio. 

Al cinema, la Vespa appare in svariati film tra i quali “Vacanze romane”, “Poveri ma belli”, “I soliti ignoti” e “La dolce vita” negli anni ‘50, “Sapore di mare”, “Il ragazzo di campagna”, “7 chili in 7 giorni” negli anni ‘80, “Caro diario” negli anni ‘90, e “Manuale d’amore” negli anni 2000. In ambito musicale, nel 1999 il gruppo dei Lùnapop di Cesare Cremonini ha dedicato una canzone, “50 Special”. a un modello della Vespa.