HOBART - L’opposizione laburista ha annunciato il proprio sostegno formale al progetto, garantendo al governo liberale i numeri per far approvare l’ordine parlamentare che consentirà la costruzione dell’impianto, nonostante il giudizio negativo della Tasmanian Planning Commission.
La scorsa settimana la Commissione aveva raccomandato di non procedere, sostenendo che il progetto fosse troppo grande per il sito previsto, che avrebbe avuto un impatto “irreversibile e inaccettabile” sul patrimonio storico di Hobart e che i benefici economici erano stati sovrastimati.
Nonostante ciò, il governo ha ribadito che lo stadio è essenziale per l’assegnazione della 19ª licenza AFL ai Tasmania Devils e che i benefici sociali ed economici sono stati sottovalutati.
Il leader laburista Josh Willie ha spiegato che il partito, pur preoccupato per possibili sforamenti di spesa e per la gestione delle grandi opere da parte del governo, ritiene che le criticità sollevate possano essere risolte. “Se il governo non mantenesse gli impegni, la fiducia nello stato ne uscirebbe gravemente compromessa”.
Grazie al sostegno del Partito laburista e dell’indipendente David O’Byrne, il provvedimento dovrebbe passare alla Camera bassa con un margine ampio, 25 voti a 10. La vera sfida sarà alla Camera alta, dove il governo dovrà convincere almeno tre dei quattro indipendenti potenzialmente favorevoli — Tania Rattray, Casey Hiscutt, Bec Thomas e Dean Harriss — per dare il via libera definitivo. L’esecutivo punta a far votare l’ordine entro la fine dell’anno.
Il ministro statale del Tesoro Eric Abetz ha affermato di essere fiducioso che i parlamentari avranno tutte le informazioni necessarie per decidere entro le scadenze previste.
La decisione del Partito laburista ha scatenato la dura reazione dei verdi, che hanno accusato l’opposizione di essersi allineata al governo senza garanzie sui costi. “Hanno firmato un assegno in bianco su un progetto da miliardi di dollari, abbandonando le loro responsabilità fiscali e sociali”, ha dichiarato la leader Rosalie Woodruff, promettendo di continuare a battersi contro la costruzione dello stadio.
La posta in gioco resta alta: senza l’impianto, la Tasmania rischierebbe di perdere la squadra AFL, un progetto considerato strategico per l’economia e l’identità sportiva dello Stato.