BRUXELLES - L’Italia è stata promossa. La Commissione europea nel suo pacchetto d’autunno ha dato il via libera sia al Documento programmatico di bilancio (Dpb) che al Piano strutturale di bilancio (Psb).  

Il primo è considerato “in linea” con le raccomandazioni, in quanto la spesa netta è prevista entro i massimali (stesso giudizio per altri sette Paesi: Grecia, Cipro, Lettonia, Slovenia, Slovacchia, Croazia e Francia). Il secondo invece è approvato perché “rispetta i parametri definiti e stabilisce un percorso di bilancio credibile per garantire che il livello del debito sia posto su un percorso discendente sostenibile”. 

Il giudizio vale per 21 dei 22 Stati che finora hanno consegnato a Bruxelles i loro piani di medio-termine. Per cinque Paesi (Finlandia, Francia, Italia, Spagna e Romania) è stata approvata l’estensione del piano da quattro a sette anni, in cambio di una serie di riforme e investimenti. Per l’Italia si tratta ad esempio di investimenti nell’ambito del Pnrr per la tutela dell’infanzia e, come misure aggiuntiva, l’efficientamento del sistema di tassazione. Il piano dei Paesi Bassi è stato invece respinto. 

La Commissione propone che il rientro si basi sul percorso proposto a giugno dall’esecutivo europeo e non quello suggerito dagli olandesi. La Germania invece non ha fatto in tempo a presentare il suo piano e risulta nella lista dei ritardatari con Austria, Belgio, Bulgaria e Lituania. 

Tornando alle bozze di bilancio, Estonia, Germania, Finlandia e Irlanda sono valutate “non pienamente in linea” poiché la loro spesa netta annuale (Finlandia, Irlanda) e/o cumulativa (Estonia, Germania, Irlanda) supera i rispettivi massimali. 

Lussemburgo, Malta e Portogallo sono valutati “non pienamente in linea” con la raccomandazione: la loro spesa netta è prevista entro i massimali ma non eliminano gradualmente le misure di sostegno all’emergenza energetica entro l’inverno 2024-2025, come raccomandato dal Consiglio.  

I Paesi Bassi sono valutati non in linea con la raccomandazione, poiché la spesa netta è prevista oltre i massimali. La Lituania è valutata “a rischio di non essere in linea” con la raccomandazione, poiché la spesa netta è prevista superare i tassi che la Commissione considererebbe come un primo passo appropriato nell’attuazione del nuovo quadro di governance economica.  

“Un giudizio atteso, frutto di una politica economica e di scelte improntate sulla serietà. Procederemo, come fatto finora, silenziosamente e sobriamente”, ha affermato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti commentando le valutazioni espresse dalla commissione Ue su Dpb e Psb. 

“L’estensione del piano di medio termine italiano è legata a un piano di riforme investimenti che in parte è lo sviluppo del Pnrr e quindi molte delle riforme degli investimenti si collegano anche iniziative promosse attraverso il Pnrr. In particolare, sulla transizione digitale, sulle riforme. Sugli investimenti e le riforme per promuovere l’innovazione, la digitalizzazione della pubblica amministrazione il miglioramento dei nostri sistemi educativi. Queste sono le parole che trovate nel linguaggio nostro della Commissione europea poi da italiani sapete come tradurle nelle proposte di iniziativa e di riforma”. Lo ha dichiarato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, in conferenza stampa di presentazione del pacchetto d’autunno.  

“Io voglio solo dire che la continuità delle raccomandazioni per i Paesi in questi anni ha mostrato una sua efficacia. Faccio un solo esempio: nelle raccomandazioni specifiche per l’Italia da una decina d’anni si parla di migliorare i sistemi di lotta all’evasione fiscale attraverso digitalizzazione. Sembra un riferimento vago e protocollare. In realtà è una questione molto seria e che ha portato anche diverse tensioni e contrasti nell’attualità a un miglioramento della situazione del nostro Paese. Infine, la possibilità di modulare il ritmo del consolidamento fiscale è esattamente una delle caratteristiche di questa famosa ownership dei nostri piani. Non solo per l’Italia. Ci sono Paesi come la Polonia, la Francia, che hanno parecchio variato rispetto alle traiettorie proposte dalla Commissione”, ha aggiunto.