Il presidente del Circolo Pensionati Italiani di Essendon, Tony Barresi, insieme ai componenti del comitato, si sono radunati accanto al palcoscenico per una foto ricordo della recente festa dei papà del circolo, con il nuovo ‘Papà dell’anno’, il socio Sebastiano Belvedere, all’inizio della festa pomeridiana alla quale hanno presenziato 180 soci, con tanto di pranzo casalingo e musica da ballo eseguita dal duo Los Amigos. 

Sebastiano Belvedere, classe 1935, nacque nella famiglia dei coniugi Croce e Giuseppina Belvedere, a Grammichele, in provincia di Catania. All’età di vent’anni s’innamorò di una bellissima giovane del luogo, Caterina, di appena una quindicina d’anni, con la quale sorvolò subito a nozze. 

La giovane coppia, vedendo che la situazione economica di quei terribili anni di disoccupazione non tendeva a migliorare e spinti da incoraggianti notizie di benessere economico in altri Paesi d’emigrazione nord-europei e australiani, come, ad esempio, a Melbourne, dove viveva Anna Gullè, sorella del suo papà, non ci mise tanto a prendere la decisone di partire, scelta che poi risultò la più saggia e ragionevole. 

L’idea era quella di far partire Sebastiano per l’Australia per primo, così da constatare la situazione lavorativa e abitativa con chiarezza, per poi ricongiungersi con la moglie Caterina e il figlioletto Nicola. E, difatti, così avvenne. 

Sebastiano, il 19 novembre 1956, lasciò la città natia per imbarcarsi sulla motonave ‘Toscana’, non sapendo, come tutti gli altri passeggeri, che per via della chiusura del Canale di Suez, dovuta al conflitto bellico arabo-israeliano, la nave avrebbe dovuto cambiare rotta e circumnavigare il continente africano fino a Città del Capo, per poi attraversare l’Oceano Indiano per giungere a Fremantle e quindi a Melbourne. 

“Quello è stato un incredibile e massacrante viaggio di 42 giorni di navigazione”, afferma Sebastiano, raggiunto dalla moglie Caterina e dal figlioletto Nicola dopo un anno dal suo arrivo. 

Dieci anni dopo, la famigliola crebbe con la nascita di un altro maschietto, Marcello. Caterina riuscì presto ad aprire un salone da parrucchiera per donne e più tardi, dopo aver insegnato a Sebastiano tutti i ‘trucchi’ del mestiere, nacque l’Unisex  Salon. 

L’attività si espanse a tal punto da permettere non solo l’acquisto del locale nel quale lavoravano anche i due figli, ma anche dei due negozi accanto al loro. 

“Adesso siamo in pensione nella nostra comoda casa di Airport West e ci godiamo l’affetto dei nostri due figli, i quattro nipoti maschi e cinque pro-nipotini. L’Australia è stata per noi la scelta giusta: la via del benessere, dove abbiamo trovato una buona fetta di gioia e serenità, non solo per noi, ma anche per i nostri figli e nipoti ed il loro futuro”.