MELBOURNE – Un'indagine del giornale Sunday Herald Sun ha rivelato che una parte del consorzio che supervisiona l'aggiornamento del sistema di bigliettazione per i trasporti pubblici myki, causando gravi ritardi e incertezze sul progetto.

Il progetto da 1,7 miliardi di dollari mira a introdurre la tecnologia tap-and-go per consentire l'uso di carte di credito, smartphone e smartwatch sui treni e tram, eliminando l'obbligo di utilizzare le attuali tessere myki. Tuttavia, questa funzione, già attiva a Sydney, Brisbane e in molte città all’estero, potrebbe essere introdotta a Melbourne solo tra alcuni anni.

Il consorzio, guidato dal gigante statunitense Conduent Transportation insieme all'azienda australiana Convergint, aveva vinto nel 2023 un contratto quindicennale per modernizzare il sistema myki. Tuttavia, il rappresentante di Convergint nel consiglio del progetto ha rassegnato le dimissioni a dicembre, e Conduent sta negoziando per acquisire la quota della società australiana.

Il progetto è già stato segnato da una disputa legale tra Conduent e lo Stato del Victoria riguardo ad alcune variazioni contrattuali, risolta solo di recente. Non è chiaro se siano stati necessari fondi pubblici aggiuntivi per chiudere la controversia.

Una fonte interna al consorzio, che desidera rimanere anonima, ha rivelato al Sunday Herald Sun che il progetto è destinato a "essere in ritardo e a costare di più". Documenti dell’ultima manovra di bilancio mostrano che il governo Allan ha speso 66 milioni di dollari in meno del previsto per il progetto nell'ultimo anno fiscale.

Più di 23.000 nuovi lettori myki sono stati ordinati a settembre ma, secondo l'inchiesta giornalistica, senza che Conduent avesse completato i test di compatibilità con le myki card esistenti o avesse ottenuto le certificazioni bancarie necessarie per i pagamenti con carta. Inoltre, le vecchie macchine non possono essere aggiornate per supportare il tap-and-go, il che implica la sostituzione completa dei dispositivi, con costi aggiuntivi significativi.

Altre fonti interpellate dal giornale affermano che l'ex gestore del sistema myki, NTT Data, possedeva già le certificazioni necessarie e avrebbe potuto implementare la tecnologia senza costi aggiuntivi significativi.

Un altro problema riguarda il mancato supporto, almeno nella prima fase dell’aggiornamento, per le tariffe scontate in favore di studenti e minori, che sarebbero quindi costretti a continuare a utilizzare le tessere myki. Anche l'attuale sistema digitale, disponibile su telefoni Android, richiede il caricamento di fondi da un conto bancario, anziché consentire pagamenti diretti come avviene in altre città.

Il portavoce dell’opposizione per i Trasporti, Matthew Guy, ha non ha perso l’occasione di criticare a fondo l’esecutivo laburista: "Ogni progetto relativo ai Trasporti su cui ha lavorato questo governo nell'ultimo decennio ha subito forti ritardi, è stato mal gestito o ha sforato di molto il budget".

Un portavoce del governo ha dichiarato, invece, che eventuali cambiamenti nella composizione del consorzio non influiranno sui costi o sui tempi di consegna.