MELBOURNE – Dopo un periodo di relativa inerzia, Il governo del Victoria si è rimesso in moto, con la premier Jacinta Allan che dalla settimana scorsa ha cominciato a fare annunci a raffica, per contrastare la crisi edilizia, fissando i termini della nuova agenda politica dello stato.

Già la settimana precedente la premier aveva annunciato la futura creazione di cinquanta nuove “zone di attività”, ad alta densità di popolazione, in prossimità di stazioni ferroviarie ed altri trasporti pubblici, in alcuni dei quartieri più eleganti di Melbourne, inclusi Armadale, Brighton, Malvern e Toorak, 25 dei quali in seggi detenuti dal Partito liberale.

Allan ha detto che quell’idea le ronzava per la testa da anni, da quando era responsabile dei Trasporti e le infrastrutture e la rimozione dei passaggi a livello.

Lunedì c’è stato l’annuncio sullo sconto sulla tassa di compravendita degli alloggi (Stamp-duty), per dodici mesi, per gli acquisti di immobili (appartamenti, villette a schiera), dal progetto di costruzione.

Il giorno successivo Allan ha detto che per assicurare che le nuove infrastrutture siano al passo con la domanda, i costruttori edili dovranno contribuire alle spese per nuove scuole, parchi e strade, nelle one dove verranno edificati nuovi stabili.

Mercoledì Allan, ha presentato il piano per la cessione di terreni alla periferia di Melbourne e la vendita di appezzamenti del governo nei pressi di Footscray e la stazione ferroviaria di Oakleigh, per facilitare la crescita urbana.

La premier ha scelto Brighton per annunciare le nuove ‘zone di attività, suscitando la protesta di residenti incitati dal rappresentante parlamentare locale, il liberale James Newbury, che ha messo in guardia la folla dalla costruzione “di torri da venti piani nelle loro strade”

La protesta è stata accolta con favore dai laburisti, perché ha permesso ad Allan, di descrivere liberali e residenti come oppositori del piano di sviluppo edile.

Del resto, la premier con la serie di annunci, non aveva in mente l’elettorato conservatore di Brighton e dintorni, ma quello che nei prossimi due anni sarà il più grosso blocco di elettori dello stato, i Millenials, ovvero quella fascia di popolazione nata tra il 1981 e il 1996, che nel 2026, quando si terranno le prossime elezioni, avrà superato i baby boomers (nati tra il 1946 e il 1964) sul registro elettorale.

I Millenials sono quella fascia di popolazione che incontra i maggiori ostacoli per avere una casa di proprietà: “E’ profondamente ingiusto che il sogno australiano di avere una casa di proprietà venga precluso a molti giovani – ha detto Allan -.  Io ho avuto l’opportunità, quando avevo poco più di 20 anni, di entrare nel mercato immobiliare e raggiungere sicurezza e stabilità, ma molti miei parenti che oggi hanno vent’anni, non hanno le stesse opportunità

C’è un tocco di ‘clever politic’ (politica intelligente), in quello che sta facendo il governo, perché i laburisti possono permettersi di ‘sfrugugliare’ l’elettorato di Brighton, perché è un seggio che non detengono e quindi non possono perdere alle prossime elezioni. D’altro canto, c’è anche un piano a lungo termine, perché chi andrà a vivere in quegli appartamenti in prossimità dei trasporti pubblici, probabilmente sarà più orientato a votare laburista, e col tempo potrebbe cambiare la demografia dell’attuale seggio liberale, sicuro.

E’ per questo che sorprende che il governo Allan, abbia escluso la riforma fiscale dal programma per lo sviluppo economico, che verrà annunciato a giorni, lasciando aperto il fianco alle critiche dell’opposizione che ha già accusato l’esecutivo di aver disatteso un impegno preso con la presentazione dell’ultimo bilancio di gestione.

Il ministro del tesoro aveva paventato “il piano di sviluppo economico, di aumento della produttività e degli standard di vita di tutti i residenti del Victoria”, presentando il budget lo scorso maggio.

Il governo aveva elencato i sei punti cardinali sui quali si basava il piano: un più efficace sistema tributario; promuover le innovazioni; sviluppare un’industria più solida; mantenere l’attività economica; sviluppare una forza lavoro competente e qualificata; un miglior sistema regolatore per facilitare gli affari; un più efficiente servizio pubblico.

La comunicazione che il governo presenterà entro ottobre non includerà più la riforma fisale, che secondo il governo è stata espletata dai cambiamenti già annunciati, sul nuovo tetto dell’esenzione dalla tassa sulle retribuzioni, sulla graduale abolizione della stamp-duty sulle proprietà commerciali ed industriali e lo sconto sulla tassa sulla compravendita di immobili acquistati dal progetto di costruzione.

“Questa comunicazione indica che il Victoria è aperto per business”, ha detto Allan, anticipando che il piano prevede di rimuovere i blocchi burocratici che frenano l’espansione economica in alcuni settori come quello manifatturiero: “Voglio costruire la forza lavoro competente e qualificata, di cui avremo bisogno in futuro, e aumentare ii salari in maniera che nessuno rimanga indietro”, ha aggiunto la premier.

Secondo indiscrezioni il piano conterrà anche misure per rendere disponibili terreni per progetti industriali; rivedere le regolamentazioni per l’industria alimentare, ambientale e del settore delle costruzioni; agevolare i progetti sulle rinnovabili e rimuovere i limiti sulle emissioni per i progetti energetici.

Per il leader dell’opposizione John Pesutto, la strategia del governo per la crescita economica “appare francamente patetica dopo che dalla lista dei sei punti cardine, è stato omesso il più importante, quello su cui faceva affidamento tutta l’impresa dello Stato”.

Il segretario della Camera di Commerci e Industria del Victoria, Paul Guerra ha sollecitato il governo ad includere la riforma fiscale nella strategia economica: “Il piano casa annunciato dalla premier non farà un gran ché per risolvere la crisi abitativa e mi auguro che la strategia economica, non vada nella stessa direzione. Non conosco la strategia nei dettagli quindi non voglio commentare, ma abbiamo avanzato delle proposte su come attrarre maggiori investimenti e su come fare commercio, e la riforma fiscale era il fulcro delle nostre proposte”, ha detto.