MELBOURNE - Belinda e Jack Cetnar, un’insegnante supplente ed uno specialista scolastico in ortocoltura, si sono presentati oggi dinanzi ai giudici della Supreme Court di Melbourne, sostenendo che il provvedimento “no jab, no work” sarebbe costato loro la perdita dei mezzi di sostentamento a loro disposizione. Secondo la coppia l’obbligo vaccinale anti coronavirus sarebbe una misura estrema, in violazione dei diritti umani e che discrimina quel personale scolastico che abbia magari una posizione contraria al vaccino per esigenze religiose.
Con questa battaglia legale Belinda e Jack si prefiggono di ottenere per gli insegnanti alternative al vaccino, come ad esempio il test rapido antigenico o la possibilità di continuare a praticare la loro professione indossando adeguato un adeguato equipaggiamento di protezione.
I coniugi Cetnar, inoltre, sottolineano che in linea di massima i bambini, e i giovani in genere, soffrono solo di effetti marginali a causa del virus.
Questa mattina il premier, Daniel Andrews, davanti ai cronisti, ha dichiarato di non riuscire a capacitarsi di come individui facenti parte del personale scolastico continuino a opporre resistenza all’obbligo di vaccinazione loro imposto.
“Per l’amor del cielo, i nostri bambini non possono essere vaccinati, i nostri bambini più piccoli non possono essere vaccinati! – ha detto Andrews –. E allora, come è possibile che sia qualcuno all’interno della comunità scolastica intenzionato a contribuire alla propagazione di questo virus?”.
L’udienza preliminaria di oggi ha richiamato l'attenzione di molti, oltre 2mila persone si sono collegate in diretta con l’aula di tribunale.
I coniugi Cetnar hanno dichiarato di star tentando di ottenere una rappresentanza legale prima dell’avvio del processo vero e proprio, la cui data e stata fissata per il prossimo 25 ottobre.
Entrambi i coniugi sono impiegati presso lo Hillcrest Christian College di Clyde North, nella zona a sud est di Melbourne.