MELBOURNE - L’Indice di incertezza abitativa che misura il disagio al quale sono sottoposti gli abitanti del Victoria per assicurarsi un alloggio stabile ha rilevato che i meno abbienti si trovano a fare i conti con prezzi degli affitti esorbitanti, liste d’attesa per gli alloggi pubblici in aumento, e un numero insufficiente di alloggi sociali, mentre i servizi per i senzatetto sono arrivati ad limite delle loro capacità.
L’Indice, prodotto dal Council to Homeless Persons, marca un anno da quando il governo del Victoria, nel momento del passaggio delle consegne da Daniel Andrews a Jacinta Allan, aveva annunciato il suo intervento nell’edilizia abitativa, con il quale aveva preso l’impegno di costruire 800mila abitazioni in un decennio, promettendo, inoltre, una serie misure accessorie per affrontare la crisi.
Da allora i prezzi degli affitti hanno continuato a crescere raggiungendo una media statale del 13,3% (Melbourne: +14,6%, provincia: +5,3%). A Melbourne il prezzo medio degli affitti ha raggiunto i 560 dollari a settimana, nelle aree regionali i 445 dollari a settimana.
Chi affitta si trova anche a sostenere il crescente peso della crisi del costo della vita e ha sempre maggiori difficoltà a permettersi beni di prima necessità come alloggio e cibo, una situazione che sta forzando parecchia gente ad andare ad abitare in proprietà più piccole o meno adeguate, si legge nel rapporto accluso all’Indice.
La lista d’attesa per l’alloggio pubblico rimane così ostinatamente alta che un Marvel Stadium al tutto esaurito non sarebbe abbastanza grande da accogliere tutti coloro che aspettano una casa.
Tra marzo e giugno sono ammontate a quasi 3mila le nuove richieste di alloggi, che ora hanno raggiunto un totale di 61.587.
Gli inquilini che vivono nei 44 condomini multipiano popolari dello stato hanno portato il governo in giudizio per i piani di riqualificazione delle torri da completarsi entro il 2051, piani che renderanno necessario il trasferimento di oltre 10mila residenti.
Anche le richieste di servizi per i senzatetto sono aumentate, passando da 30.510 del luglio 2017 a 32.496 a tutto giugno di quest’anno.
Circa un terzo di tutti gli australiani che accedono ai servizi specializzati per senzatetto vive nel Victoria, e anche il numero di chi ha un lavoro e cerca un sostegno sta aumentando.
Tensione e carichi di lavoro sempre meno sostenibili che ne derivano stanno spingendo i dipendenti dei servizi per i senzatetto a lasciare.
Il Victoria si trova in ritardo rispetto al resto della nazione in termini di edilizia sociale, contando solo il 2,8% del patrimonio immobiliare totale. Le abitazioni di edilizia sociale sono aumentate in media di 295 all’anno nei sei anni tra il 2017 e il 2023.
Il rapporto raccomanda al governo Allan di modificare la propria dichiarazione sugli alloggi, di costruire almeno 6mila case pubbliche e comunitarie ogni anno per un decennio, e di stanziare più fondi nei servizi per i senzatetto.