ROMA - Il 2024 è stato un anno decisamente positivo per il settore dei videogiochi in Italia.  

Sono cresciuti sia i consumi, sostenuti da 14 milioni di appassionati, sia la produzione nazionale. Le imprese italiane del settore, infatti, sono aumentate del 25% in un anno, gli addetti del 17%, raggiungendo quota 2.800, e il fatturato ha segnato un +36%. 

I dati arrivano dal rapporto “I videogiochi in Italia nel 2024. Mercato, consumatori, industria”, presentato da Iidea, l’associazione di categoria dell’industria videoludica italiana. 

“La crescita continua, sia nei consumi che nell’industria locale. Nel 2024 il mercato ha raggiunto un giro d’affari di 2,4 miliardi di euro, in aumento del 3% rispetto all’anno precedente”, ha spiegato Thalita Malagò, direttrice generale di Iidea. 

A trainare il mercato sono stati soprattutto i software, che rappresentano il 77% del fatturato complessivo con 1,8 miliardi di euro, in crescita dell’11% rispetto al 2023. In calo, invece, l’hardware, che perde il 18% della produzione, un calo ritenuto però fisiologico dopo il boom dell’anno scorso (+63%). 

Otto gamer italiani su dieci sono maggiorenni, con una concentrazione maggiore nelle fasce d’età tra 15 e 24 anni e tra i 45 e 64 anni. Cresce anche la presenza femminile, con un +14% di donne giocatrici. 

Nel corso del 2024, 9,6 milioni di italiani hanno dedicato almeno un'ora a settimana ai videogiochi, 2,4 milioni giocano meno frequentemente e 2,1 milioni almeno una volta all'anno. 

I dispositivi mobili, come smartphone e tablet, si confermano la scelta principale del pubblico di appassionati, (10,4 milioni, +12% rispetto al 2023), seguiti dalle console (6,2 milioni, + 11,5%) e dai Pc (4,8 milioni, + 5%).  

Il tempo medio di gioco settimanale mostra, inoltre, un lieve recupero dopo la flessione degli ultimi anni, e nel 2024 si attesta a 7,49 ore, in crescita rispetto alle 6,53 ore del 2023. 

Nel corso dei prossimi due anni, infine, è previsto il lancio di oltre 80 nuovi videogiochi, di cui 62 rappresentano nuove proprietà intellettuali, evidenziando una forte spinta all'innovazione del settore italiano. 

Le produzioni pubblicate da studi di sviluppo italiani sono destinati prevalentemente al mercato estero, mentre la distribuzione verso l'Italia, seppur in crescita dal 7% al 12% rispetto alla precedente rilevazione, rimane contenuta. 

Il rapporto è stato presentato in occasione della Giornata Nazionale del Made in Italy, al Ministero della Cultura. Proprio da lì, la sottosegretaria Lucia Borgonzoni ha sottolineato il ruolo crescente dei videogiochi: “Sono parte dell’educazione dell’immagine nelle scuole e possono accedere a tutti i finanziamenti pubblici”.  

La sottosegretaria ha anche annunciato che, dopo quelli legati al Pnrr, sta per uscire un nuovo bando da 151 milioni di euro dedicato al Mezzogiorno, a cui potranno partecipare anche i progetti videoludici. 

Durante l’evento è stato anche presentato infine gamesinItaly.it, il nuovo portale di Iidea che raccoglie, in una mappa interattiva, tutte le realtà italiane attive nella produzione di videogiochi.