ROMA – Nel bel mezzo di una battaglia per il controllo della Tim, il gruppo francese Vivendi, principale azionista dell’azienda di telecomunicazioni italiana con il 24% (secondo i dati Bloomberg), rilancia e apre al ritorno dello Stato come azionista di maggioranza nella rete infrastrutturale.
“Certamente puntiamo a riportare Tim su una traiettoria di crescita” ha spiegato in un comunicato l’azienda francese. “Le valutazioni in corso vertono su questo obiettivo” e “Vivendi è interessata a qualsiasi soluzione che promuova l’efficienza e la modernità infrastrutturale della rete, preservando il valore del proprio investimento. In questa prospettiva - ha dichiarato un portavoce del gruppo francese - l’ipotesi di un controllo statale della rete, se fosse propedeutico a un progetto strategico a guida istituzionale verrà certamente valutata con apertura”.
Il ruolo di Vivendi, secondo quanto ribadito dal portavoce, è quello di “essere un’azionista affidabile, di lungo termine, foriero di un dialogo costruttivo volto a rafforzare Tim, con l’obiettivo di lavorare a fianco delle istituzioni italiane nell’interesse di tutti gli azionisti e degli altri stakeholders di Tim”. In quest’ottica, conclude la nota, “la priorità di tutti gli stakeholders di Tim è tornare a rivedere la società al centro delle strategie di sviluppo e innovazione e protagonista, con le proprie migliori risorse, sul mercato delle telecomunicazioni. Si tratta di coniugare i necessari percorsi di innovazione tecnologica per il Paese con la valorizzazione delle risorse ed il rilancio di uno dei più rilevanti gruppi italiani”.