KUALA LUMPUR – Le ricerche del volo MH370 della Malaysia Airlines riprenderanno a fine dicembre, ha dichiarato il ministero dei trasporti malaysiano a più di un decennio dalla scomparsa dell’aereo. Il Boeing 777 con a bordo 239 persone era sparito dai radar l’8 marzo 2014 mentre era in volo da Kuala Lumpur a Pechino, in uno dei più grandi misteri dell’aviazione.

Due terzi dei passeggeri erano cinesi; gli altri includevano malaysiani, indonesiani, australiani, indiani, americani, olandesi e francesi. Nonostante la più grande ricerca nella storia dell’aviazione, l’aereo non è stato ancora ritrovato.

Il ministero ha dichiarato in un comunicato che “le ricerche in acque profonde del relitto scomparso riprenderanno il 30 dicembre 2025”. La società di esplorazione marittima Ocean Infinity, ha aggiunto, condurrà le ricerche “in un’area mirata ritenuta avere la più alta probabilità di localizzare l’aereo”.

Al momento, tuttavia, non sono stati forniti dettagli sulle posizioni esatte. Negli anni scorsi, a più riprese, erano state setacciate vaste aree dell’Oceano Indiano, grazie a iniziative multinazionali e private, ma sempre senza successo. Nel corso degli anni, sono stati trovati diversi detriti – lungo le coste africane e sulle isole di Madagascar, Mauritius, Réunion e Rodrigues – attribuiti al velivolo scomparso. Tuttavia, non sono mai stati trovati pezzi più grandi del relitto, tantomeno i corpi delle persone che si trovavano a bordo. 

Lo scorso anno, la Malesia aveva dichiarato di essere disposta a riaprire le indagini sulla scomparsa se fossero emerse “nuove prove convincenti”. Aveva, dunque, accettato un contratto “no-find, no-fee” con Ocean Infinity per riprendere le ricerche in una nuova area di 15.000 km² nell’oceano.

Un accordo che stabilisce che Ocean Infinity riceverà un compenso di 70 milioni di dollari solo se verranno ritrovati i rottami. Tuttavia, le ricerche erano state sospese nell’aprile di quest’anno, a causa delle cattive condizioni meteorologiche. Ora, dopo diversi mesi, le indagini possono, ufficialmente, ricominciare. 

Il volo MH370, come detto, sparì dai radar del traffico aereo l’8 marzo del 2014, durante un volo notturno da Kuala Lumpur a Pechino. Il velivolo fu avvistato per l’ultima volta alle 02:14, mentre volava in direzione ovest, sopra lo stretto di Malacca. Circa trenta minuti dopo, la compagnia aerea malese annunciò di aver perso il contatto con l’aereo, che sarebbe dovuto atterrare in Cina alle 6:30 del mattino.

A bordo, quella notte, c’erano 12 membri dell’equipaggio di Malaysia Airlines e 227 passeggeri. La maggior parte di loro era cinese, ma a bordo c’erano anche sette persone residenti in Australia e altre persone provenienti da Indonesia, India, Francia, Stati Uniti, Iran, Ucraina, Canada, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Russia e Taiwan.