BRUXELLES - La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha avuto un colloquio telefonico con Volodymyr Zelensky, “chiedendo spiegazioni” sulle nuove misure approvate dalla Rada nei confronti di due agenzie anticorruzione dell’Ucraina.
Il presidente del Paese ha firmato un disegno di legge che revoca l’autonomia delle organizzazioni, una mossa che secondo i critici consentirà al governo di intromettersi in casi di corruzione di alto profilo.
“Restituito con la firma del Presidente dell’Ucraina”, si legge sul sito web del parlamento ucraino, in una pagina che segue l’avanzamento del disegno di legge. Un alto funzionario ucraino ha confermato all’AFP che Zelensky ha firmato il testo, trasformandolo in legge.
“Limitare l’indipendenza dell’autorità anticorruzione ucraina è un peso sul percorso dell’Ucraina verso l’Ue”, ha scritto su X il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul, aggiungendo di aspettarsi che “l’Ucraina continui con coerenza la lotta alla corruzione”.
I critici temono che il provvedimento minacci l’autonomia degli organi anticorruzione, e ieri sera a Kiev e in altre città ucraine si sono registrate proteste contro la nuova normativa.
Secondo alcuni media, sono scese in piazza migliaia di persone, in quella che è considerata la protesta più grande in Ucraina dall’inizio dell’aggressione militare delle truppe russe.
“Ciò che non vogliamo vedere è un’inversione di tendenza rispetto ai progressi compiuti con fatica in Ucraina e costruiti nel corso di diversi anni”, ha dichiarato il commissario europeo per la Giustizia Michael McGrath in conferenza stampa a Copenaghen, al termine del Consiglio informale Giustizia.
Il rappresentante ha poi precisato che “la nostra preoccupazione è che, a prima vista, entrambe le istituzioni – l’Ufficio Nazionale Anticorruzione dell’Ucraina e l’ufficio del procuratore specializzato nella lotta alla corruzione – potrebbero essere subordinate al Procuratore generale a seguito di questi emendamenti”.
Il rischio, avverte, sarebbe di indebolire ulteriormente le competenze e i poteri delle organizzazioni.
L’Ufficio nazionale anticorruzione dell’Ucraina e la procura specializzata anticorruzione, ha ricordato McGrath, “sono state istituite nell’arco di circa un decennio” e sono “ampiamente considerate dei pilastri dello Stato di diritto ucraino”, oltre a essere “cruciali per il programma di riforme dell’Ucraina” richiesto dall’Unione europea come requisito per l’ingresso dell’Ucraina come Paese membro.
“La presidente von der Leyen è stata in contatto con il presidente Zelensky in merito a questi ultimi sviluppi”, ha aggiunto, spiegando che la presidente ha espresso “la sua forte preoccupazione per le conseguenze degli emendamenti”.
“In quanto Paese candidato ci si aspetta che l’Ucraina rispetti pienamente questi standard. Non può esserci compromesso su questo punto”, ha avvertito McGrath.