NAPOLI - Si era accordata con un 60enne per un weekend da trascorrere insieme, ma una volta concluso il “soggiorno”, il cliente si è dileguato senza più pagarle il compenso pattuito, pari a 5.000 euro.
La novità del codice Ateco, però, grazie alla fattura emessa per la prestazione, le ha permesso di rivolgersi al Giudice di pace e chiedere un decreto ingiuntivo. E questo è solo uno dei primi effetti della nuova classificazione Ateco implementata dall’Istat. Un adempimento in vigore dal primo aprile scorso, che riguarda tutte le imprese, inclusi quindi i liberi professionisti, che compaiono nelle rilevazioni statistiche Istat.
Protagonista una 35enne originaria del capoluogo regionale campano, che si è presentata negli uffici di GiustItalia per essere assistita. La donna, separata, con una figlia e senza altre entrate, svolge da qualche anno professionalmente e in autonomia, su tutto il territorio nazionale, attività di escort e accompagnatrice. Lo scorso 3 marzo ha ricevuto una richiesta di prestazione da un 60enne che chiedeva il servizio di “accompagnamento” con pernotto in un hotel dalla sera del venerdì al pomeriggio della domenica.
I due si sono accordavano per un importo di 5.000 euro. E lei è arrivata in albergo, rimanendo a disposizione del cliente per tre giorni consecutivi, come pattuito. Dopo alcuni giorni, però, non avendo più ricevuto alcun pagamento, la signora ha provato a sollecitare il 60enne chiedendo, come stabilito, la cifra tramite un bonifico bancario. Dapprima lui le ha assicurato che avrebbe effettuato il pagamento quanto prima; poi però è sparito non rispondendo neanche più alle telefonate.