Giro di vite per l’University of Wollongong, alle prese con un deficit preventivato di 90 milioni di dollari. E secondo il presidente della locale Camera di Commercio, Adam Zarth, le conseguenze saranno senza dubbio avvertite in tutta la regione dell’Illawarra. 

La scorsa settimana, il professor Paul Wellings, vice-rettore della UOW, ha annunciato che le pesanti restrizioni imposte a causa del COVID-19 daranno una seria frenata agli affari del nostro ateneo. “L’università sta affrontando una significativa perdita di entrate a causa della riduzione delle iscrizioni degli studenti internazionali e degli impatti associati”, ha affermato il professor Wellings in una lettera indirizzata a tutto il personale. Il vice-rettore ha altresì affermato che gli effetti negativi saranno avvertiti per molti anni a venire. 

“Riteniamo che le perdite per il 2020 rimarranno con noi per un certo numero di anni a seguito delle dimensioni della recessione e delle limitazioni alla circolazione delle persone attraverso i confini internazionali”. Nell’ambito di una serie di azioni per alleviare l’impatto, Wellings e tutti i vicecancellieri delegati, i decani esecutivi e il direttore generale hanno deciso di ridurre i loro salari per i prossimi 12 mesi del 20%. Zarth da parte sua ha affermato che, con circa 3.000 posti di lavoro a tempo pieno, l’ateneo di Wollongong è alla pari dell’acciaieria di Port Kembla, che più o meno impiega lo stesso numero di persone. 

“Il settore terziario è un importante motore della crescita economica, non solo per la nazione, ma in particolare per la nostra regione”. Gli altri settori duramente colpiti sono ospitalità e turismo, che include lo spettacolo, ma nel mix c’è pure il settore terziario. 
“L’UOW è intrinsecamente connessa alla nostra produttività e alla nostra crescita economica. Ogni dollaro speso da uno studente  universitario genera 3,20 dollari da qualche altra parte nell’economia locale”.

Una serie di attività che perderebbero quel beneficio di $ 3,20 e queste includono caffè, pub, parrucchieri, negozi e altri servizi professionali come commercialisti e avvocati, medici e così via. Zarth ha affermato che l’università rappresenta un “significativo effetto stimolante” al mercato degli affitti, dato che gli studenti provenienti da fuori area hanno bisogno di un posto dove alloggiare. L’ultima volta che la città ha dovuto affrontare una grossa batosta economica si è verificata nel 2015, quando la multinazionale BlueScope ha ridimensionato l’acciaieria di Port Kembla.

Concludendo la sua analisi Zarth non ritiene che la situazione all’università vedrà cambiamenti così drastici come è avvenuto con Port Kembla. In questo caso “nonsi tratta di una ristrutturazione dell’organizzazione - ha detto -. È una sfida da due a tre anni e speriamo di vedere la nostra universitaria funzionare e crescere una volta attraversato questo periodo di recupero”.