CANBERRA - L’evento si terrà a Washington, il 20 gennaio (le prime ore del mattino del 21 gennaio AEDT), e Wong, che lo ritiene un’opportunità per rafforzare i legami bilaterali in un momento cruciale, sarà accompagnata dall’ambasciatore australiano negli Stati Uniti, Kevin Rudd.
“È un onore essere invitata all’inaugurazione del presidente Donald Trump. Questo dimostra la solida alleanza tra Australia e Stati Uniti”, ha dichiarato Wong in un comunicato. Il ministro sottolineato come la visita anticipata rappresenti un’occasione per discutere il rafforzamento della collaborazione economica e di sicurezza tra i due paesi.
La comunità internazionale, inclusa l’Australia, attende segnali su cosa porterà la seconda presidenza Trump. Le recenti dichiarazioni del presidente eletto, tra cui la possibilità di azioni economiche o militari nei confronti di territori come il Canale di Panama e la Groenlandia, hanno attirato l’attenzione globale.
Una delle principali preoccupazioni per Canberra riguarda l’imposizione di dazi doganali che potrebbero influenzare l’economia australiana, fortemente dipendente dalle esportazioni. Trump ha ventilato l’imposizione di una tassa del 25% sui prodotti provenienti da Canada e Messico e del 10% su quelli cinesi. Sebbene non siano state annunciate misure dirette contro l’Australia, le conseguenze di una guerra commerciale globale potrebbero arrecare danno all’economia australiana.
Il primo ministro Anthony Albanese ha discusso di commercio durante una conversazione con Trump, sottolineando l’importanza di un sistema di scambi commerciali equo. Penny Wong avrà l’opportunità, durante la sua visita, di rinnovare l’invito al mantenimento di scambi commerciali bilaterali equilibrati e sostenibili, promuovendo gli interessi australiani nel panorama internazionale.