KIEV - Dopo l’inizio della guerra in Ucraina, nel febbraio 2022, l’allora governo guidato da Scott Morrison aveva ordinato al personale dell’ambasciata di evacuare Kiev e trasferirsi in uffici temporanei in Polonia a causa del "incrementato rischio". La decisione era stata mantenuta anche dal governo Albanese.

La senatrice Wong ha dichiarato che, a partire dal prossimo mese, l’ambasciatore australiano Paul Lehmann e il suo personale, finora operativi nella sede provvisoria di Varsavia, torneranno a Kiev. “Abbiamo sempre detto che lo avremmo fatto quando fosse stato sicuro”, ha affermato Wong in conferenza stampa nella capitale ucraina. “Rimaniamo incrollabili nel nostro sostegno al popolo ucraino”.

Il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, ha ribadito la solidità del rapporto tra i due paesi. “Apprezziamo profondamente la riapertura dell’ambasciata. L’ambasciatore potrà ottenere informazioni di prima mano e garantire una comunicazione più diretta”, ha detto Sybiha.

Wong ha sottolineato che l’Australia continuerà a sostenere l’Ucraina contro l’“invasione illegale, immorale e ingiustificata” della Russia. “Questo è un attacco non solo all’Ucraina, ma anche a tutti i paesi che si affidano alle regole internazionali per pace e stabilità”, ha aggiunto.

Nell’occasione il governo dato annuncio di nuovi aiuti per l’Ucraina, inclusi 66 milioni di dollari per la ricostruzione, 10 milioni per garantire accesso a elettricità e riscaldamento, e 80mila dollari a favore di una ONG che opera a sostegno delle famiglie vulnerabili. Quest’ultimo pacchetto di aiuti va a sommarsi agli 1,3 miliardi già stanziati in precedenza.

“Puntiamo a vedere un’Ucraina pacifica e stabile che possa ricostruire il proprio futuro, a modo suo”, ha concluso Wong.