Non credo che festeggerò perché so che sto invecchiando e chiaramente gli acciacchi aumentano, non è un momento così felice da festeggiare, non sono 25, sono 90 questa volta. In realtà non sento alcun sollievo nell’invecchiare, anche se si dice che si diventa più intelligenti, più saggi, ma in realtà il corpo sviluppa sempre più difficoltà. È un po’ triste probabilmente, ma la vita funziona così, non abbiamo scelta”. Lo ha detto Woody Allen in vista del suo 90O compleanno che cadrà il prossimo 30 novembre. “Personalmente non penso che ci sia qualcosa oltre la vita terrena, posso solo fare delle ipotesi, però nessuno lo sa, ma non penso che sia possibile”, ha detto ancora il regista. Poi ha aggiunto: “Se dovessi esprimere un desiderio vorrei buona salute per me e per la mia famiglia, non mi interessa l’aspetto fisico, o essere dotato di un talento particolare, l’importante è essere in forma e avere una famiglia che ci ama. L’amore non credo sia una cosa pianificabile - ha spiegato - bisogna immergersi in ambienti sociali, aprirsi, e forse succede. Ma sono solo probabilità”.
Allen ha appena pubblicato il suo primo romanzo Che succede a Baum?. “Ho sempre voluto scrivere un libro, ma non avevo mai tempo tra un film e l’altro - ha spiegato - finalmente sono riuscito ad avere un bel lasso di tempo necessario per riflettere e mettere insieme le idee”. E ha aggiunto: “Ho trascorro molto tempo da solo, come chiunque scriva, però quando finisco esco con tantissime persone perché devo realizzare i film e questo richiede mesi di lavoro e tanta, tanta gente”. E a proposito dei suoi film ha spiegato: “Generalmente non mi capita di fallire come succede ai miei protagonisti, spesso le persone si identificano nei personaggi dei miei film, che emergono da storie che ho vissuto io stesso, letto nei giornali. Ma troppo realismo sarebbe poco interessante e per questo tendo ad utilizzare l’iperbole”.