BUENOS AIRES – Un accordo da 140 miliardi di dollari, della durata di 20 anni, per lo sfruttamento del gas naturale liquefatto del giacimento di Vaca Muerta, la seconda riserva di gas naturale del mondo, situata tra le province di Neuquén, Rio Negro, La Pampa e Mendoza.
Lo annunciano le due società petrolifere Ypf e Shell, che firmeranno nelle prossime ore una dichiarazione di intenti.
L’accordo commerciale, se confermato, comporterà l’esportazione di circa 10 milioni di tonnellate di gas all’anno, vale a dire 40 milioni di metri cubi al giorno di gas metano, pari al 30 per cento circa di tutta la produzione argentina.
Il gas naturale è una miscela di metano e altri idrocarburi. Viene utilizzato soprattutto come carburante. Si estrae sotto forma di gas, appunto, e viene portato allo stato liquido sottoponendolo a una pressione di 45,8 atmosfere, a una temperatura inferiore a –82°.
In questo specifico caso, il processo di liquefazione avverrà su barche. Il gas liquefatto sarà poi trasferito su cargo per l’esportazione.
Se l’accordo diventerà operativo, le vendite inizieranno tra il 2027 e il 2028 e l’esborso avverrà al ritmo di 7 miliardi all’anno per la durata di 20 anni. Ma prima, nel 2025, le imprese interessate chiederanno l’ingresso al Rigi (Régimen de incentivo a las grandes inversiones), creato dal governo Milei per stimolare gli investimenti stranieri.
Le grandi imprese che aderiscono otterranno un regime vantaggioso di stabilità fiscale, sconti sulle tasse e la possibilità, dopo tre anni, di disporre senza limitazione di dollari generati dai profitti.
Per il momento, la bozza non prevede la costruzione di impianti di liquefazione sulla terraferma, ma solo off shore. Una procedura molto più flessibile e meno rischiosa dal punto di vista economico, perché non richiede la realizzazione di strutture fisse.