BRISBANE – L’opposizione del Queensland ha chiesto le dimissioni del ministro competente Yvette D’Ath in relazione alle accuse di malasanità all’interno del reparto di ginecologia e ostetricia del Mackay Base Hospital. Lo scandalo è scoppiato nelle settimane scorse, con la rivelazione in un rapporto indipendente di ripetuti casi di negligenza da parte del personale dell’ospedale, in seguito ai quali il nosocomio era stato privato dell’accreditamento per il tirocinio di nuovi ginecologi e ostetrici.

“Tre neonati sono morti, e numerose donne hanno sofferto complicazioni che hanno alterato la loro vita a causa di interventi chirurgici, e il ministro della Sanità non ha mosso un dito. Proprio per la sua inazione, molti pazienti possono avere subito rilevanti danni fisici. Il premier non ha altra scelta, deve licenziare Yvette D’Ath”, ha dichiarato la portavoce liberale alla Sanità Ros Bates.   

L’investigazione ha riguardato i casi di 96 donne, 84 dei quali sono stati inclusi nel rapporto. In 26 occasioni sono stati riscontrati comportamenti del personale sanitario “al di sotto degli standard medici attesi, che hanno provocato lesioni o danni personali”.

Subito dopo la pubblicazione del rapporto il ministro della Sanità aveva offerto le sue scuse più sincere “alle donne e alle famiglie colpite dall’insufficiente assistenza sanitaria offerta dall’spedale di Mackay. Il nostro sistema sanitario può e deve fare di meglio”. Yvette D’Ath aveva poi precisato che alle persone coinvolte era stato offerto “un percorso per il risarcimento dei danni”.

Il leader dell’opposizione David Crisafulli ha rincarato la dose, definendo la situazione al Mackay Base Hospital “il più grande catastrofico fallimento di Queensland Health in quasi 20 anni”.

“Da parte del ministro non ‘è stata alcuna assunzione di responsabilità: la colpa è sempre di qualcun altro. Ho cattive notizie per il governo laburista: continueremo a seguire questa inchiesta fino a quando anche l’ultima delle vittime otterrà giustizia, e fino a quando qualcuno all’interno del governo verrà ritenuto responsabile per questa catastrofe sanitaria”, ha concluso Crisafulli.