NEW YORK - Un appello a riportare in patria i bambini ucraini condotti con la forza in Russia, per essere indottrinati e privati della loro identità nazionale, è stato lanciato ai leader mondiali dalla first lady ucraina, Olena Zelenska. 

Intervenendo ieri a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, la Zelenska ha affermato che più di 19.000 bambini ucraini sono stati trasferiti con la forza o deportati in Russia o nei territori occupati. Finora ne sono stati riportati indietro solo 386. 

In Russia, "è stato detto loro che i loro genitori non hanno bisogno di loro, che il loro Paese non ha bisogno di loro, che nessuno li sta aspettando", ha detto Zelenska. 

Secondo la first lady ucraina, più di 500 bambini sono stati uccisi da quando la Russia ha invaso il suo vicino, più di un anno e mezzo fa, e centinaia di altri sono rimasti mutilati o feriti. E le autorità ucraine stanno inoltre indagando su oltre 230 casi di violenza sessuale da parte di soldati russi contro civili, tra cui 13 bambini. Fra le vittime, ha aggiunto, ci sono 12 ragazze e un ragazzo, e la più giovane aveva solo quattro anni al momento del crimine. 

"Mi rivolgo al segretario generale delle Nazioni Unite e all'intera organizzazione per aiutarci a salvare i bambini ucraini", ha supplicato Zelenska.