PARIGI – Primo comizio dopo la candidatura ufficiale alle Presidenziali francesi per il polemista Eric Zemmour, a Villepinte, davanti a 15.000 sostenitori.
Gli avversari di Eric Zemmour lo accusano di essere “fascista, razzista e misogino” e per ognuna di queste definizioni, il candidato di estrema destra ha avuto una risposta. In particolare, ha respinto l’accusa di razzismo ricordando la sua origine berbera: “Io razzista? - ha chiesto retoricamente -. Sono invece il solo a non confondere la difesa degli altri con l’odio per gli altri”. “Il razzismo è immaginare che quelli che non sono come noi siano inferiori: ma come potrei pensare questo proprio io che sono berbero e vengo dall’altra parte del Mediterraneo?”, ha detto, fra applausi e grida dei sostenitori.
“La mia campagna sarà differente perché io sono differente. Se vinco queste elezioni, non sarà un’altra alternanza, ma l’inizio della riconquista del Paese più bello del mondo”, ha chiosato il polemista di estrema destra, lanciando lo slogan e il nome del suo partito: “Riconquista”. In 15.000 lo hanno seguito adoranti, scandendo: “Viva la Francia” e “Vinceremo”.
Il primo comizio Zemmour da candidato ha suscitato forti reazioni nella politica d’Oltralpe, sia a destra sia a sinistra. “Come si può restare indifferenti rispetto al discorso per la Francia di Eric Zemmour? Lo sottoscrivo con il mio amico Eric Ciotti”, ha scritto in un tweet Guillaume Peltier, vicepresidente del partito Les Republicains, sottolineando che “c’è un unico avversario: Emmanuel Macron; un solo obiettivo: riparare la Francia; un solo modo per farlo: unire tutti gli elettori di destra, insieme con i Republicains”.
Parole che pesano nel campo del partito gollista, soprattutto dopo quelle pronunciate qualche ora prima da Ciotti: “Il messaggio lanciato da Valerie Pecresse (eletta alcuni giorni fa candidata dei Republicains dagli iscritti al partito, ndr) non è buono”.
Ciotti è stato sconfitto da Pecresse nella finalissima del congresso e diversi analisti vedono in questa presa di posizione una possibile scissione dei gollisti.
Come prevedibile, invece, la sinistra ha attaccato Zemmour accusandolo di essere responsabile delle violenze scoppiate a Villepinte fra attivisti dell’associazione Sos Racisme e i suoi sostenitori.