VENEZIA - Scattano anche a Venezia e Mestre le “zone rosse” per il periodo del Carnevale, dal 13 febbraio al 5 marzo.  

Il prefetto di Venezia ha infatti firmato, in sede di Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, il provvedimento con cui viene inibito di stazionare in alcune aree del centro storico e della terraferma a persone che “ne impediscano l’accessibilità e la fruizione in sicurezza, adottando comportamenti che possano turbare l’ordine pubblico e la civile convivenza”.  

L’obiettivo dichiarato è quello di consentire a cittadini e turisti di poter fruire degli spazi comunali, senza che subiscano prevaricazioni o aggressioni di qualsiasi natura da parte di persone già denunciate per attività illegali o violente.  

“Nella storia è successo che le nostre città avessero più o meno aree o quartieri problematici. Penso che (le zone rosse, ndr) debbano essere istituite per curare una fase acuta, altrimenti poi si passa al coprifuoco”, ha detto stamani a Venezia il presidente del Veneto, Luca Zaia, in merito alla misura.  

“Ci stiamo omologando a tante illegalità, non condivido ad esempio che quando si parla di baby gang ci si riferisce al disagio giovanile. Se fosse davvero disagio giovanile, questo dovrebbe comprendere tutto il ’mare magnum’, ma questi sono una cellula infinitesimale rispetto a un tessuto sano”, ha aggiunto il governatore veneto, difendendo la decisione della Prefettura.