MELBOURNE – I giudici hanno condannato a 17 anni di reclusione un giovane di Melbourne, oggi diciottenne, riconosciuto colpevole dell’omicidio del dottor Ashley Gordon, accoltellato nelle prime ore del 13 gennaio 2024. Il ragazzo, che all’epoca dei fatti aveva 16 anni, è rimasto impassibile mentre la giudice Amanda Fox leggeva la sentenza, stabilendo un periodo minimo di 12 anni prima della possibilità di chiedere la libertà condizionata.
Secondo la ricostruzione presentata in aula, il giovane e un amico si erano introdotti nella casa della vittima alle quattro del mattino, portando via scarpe, elettronica e altri oggetti. Tornati a una festa vicina, avevano poi deciso di rientrare nell’abitazione per tentare di rubare una Mercedes parcheggiata nel garage. Il medico li aveva sorpresi durante il secondo tentativo, inseguendoli prima a piedi e poi in auto nel tentativo di fermarli fino all’arrivo della polizia.
L’inseguimento terminò in una strada adiacente, dove il dottor Gordon scese dal veicolo e cercò di trattenere il ragazzo. In quel momento il minore estrasse un coltello e sferrò sei fendenti, lasciando il medico agonizzante sull’asfalto. La vittima, 33 anni, era molto conosciuta nella zona e apprezzata per il suo carattere e la dedizione al lavoro.
Durante il processo, la difesa ha sostenuto che il giovane avesse agito per paura, ma la giudice Fox ha respinto questa versione, affermando che non ci fossero elementi per credere che il medico intendesse fargli del male. La giudice ha definito l’atto “una decisione rapida e terribile”, sottolineando che il ragazzo avrebbe potuto fuggire invece di usare l’arma. Ha inoltre ricordato che un altro dei presenti colpì la vittima al volto mentre giaceva a terra, gesto definito “spregevole”.
Il tribunale ha ascoltato dichiarazioni strazianti della famiglia, che ha descritto il dolore causato da una perdita improvvisa e violenta. La giudice ha riconosciuto che l’imputato proveniva da un contesto familiare stabile, ma aveva vissuto situazioni difficili negli anni precedenti. Tuttavia, ha osservato che il giovane non ha mostrato reale pentimento e continua a dichiararsi innocente.
In conclusione, la giudice Fox ha ribadito che la tragedia mette in luce i pericoli legati ai coltelli nelle mani dei giovani, ricordando che il dottor Gordon si era trovato lì solo perché aveva appena subito un furto all’interno di casa sua.