Quando si parla di Prosecco in Australia, non si può fare a meno di pensare alla King Valley, nel nord-est del Victoria, ormai considerata la culla di questo vino spumante al di fuori della sua madre patria, in Veneto.
Il merito di questo riconoscimento, però, va ad un solo uomo, che insieme alle speranze e ai sogni di un futuro migliore, in quella valigia da migrante ha portato con sé un grande amore per il Prosecco della sua Valdobbiadene, centro indiscusso del Prosecco di qualità.
“Sono sorpreso di quanto il Prosecco sia diventato popolare. Volevo coltivarne un po’ perché sono cresciuto con quello. Camminavo tra i vigneti per andare a scuola, mangiando grappoli di Prosecco; è un sapore che fa parte della mia cultura”. Esordisce così, Otto Dal Zotto, fondatore della cantina Dal Zotto Wines nella King Valley, il primo a scommettere sull’uva Prosecco, oggi conosciuta come Glera, e a produrre Prosecco in Australia.
Uno straordinario attaccamento alle proprie radici che ha trovato terreno fertile in Australia, tanto da iniziare un vero proprio cult; molti, infatti, sono i festival dedicati a questo vino spumeggiante.
Ma quello che Otto Dal Zotto non si sarebbe mai aspettato, è stato di vincere il prestigioso Wine Communicators of Australia Legend of The Vine, che ogni anno, in occasione della chiusura del Melbourne Royal Wine Show - uno dei più importanti in Australia -, celebra un professionista nel Victoria che si sia distinto per il suo eccezionale contributo all’industria del vino.
Emigrato dal Veneto, passando per la Svizzera, nel 1967, Otto conosce la moglie Elena in Australia. Con lei si stabilisce a Chesthunt, nel nord-est del Victoria, e come tante famiglie dell’epoca comincia a coltivare tabacco. Quando quel business non viene più supportato a livello governativo, Otto inizia a produrre uva Chardonnay, Cabernet e Merlot per grandi produttori locali. Passata la recessione degli anni ‘80, i coniugi Dal Zotto decidono di mettersi in proprio, dedocandosi agli uvaggi italiani. Dei quattro figli, Michael e Christian entrano a far parte dell’azienda di famiglia, rispettivamente come enologo e responsabile marketing.
Michael e Christian si rivelano fondamentali per il lancio del brand Dal Zotto a livello nazionale, portandolo sugli scaffali e tavoli di molte enoteche e ristoranti in Australia.

Da sinistra: Christian Dal Zotto, Otto Dal Zotto, Elena Dal Zotto e Michael Dal Zotto
“Un giorno Michael e Christian mi hanno fatto la fatica domanda: “What’s next?” Io risposi che, essendo cresciuto con una bottiglia di Prosecco sulla tavola, non mi sarebbe dispiaciuto produrne uno”, ha ricordato Otto.
È nel 1999 che Dal Zotto pianta le prime barbatelle di Prosecco, con la moglie Elena che attentamente le segue passo passo nella loro lenta e delicata crescita. Nel 2004 il primo Dal Zotto Prosecco L’Immigrante prende vita. “Un nostro grande amico, Sir James Gobbo, quando ha saputo che stavamo producendo Prosecco, ci è venuto a trovare. Mi ricordo ancora che disse: “Otto, se lo condividi, crescerà”.
Il resto è storia e, ad oggi, il Prosecco Dal Zotto, che festeggia i suoi primi 21 anni di produzione, è il capostipite dei prosecchi australiani, continuando ad essere sinonimo di qualità al di fuori del Veneto.
Quando chiedo a Otto quale siano state le sue impressioni a caldo una volta che il suo nome è stato chiamato alla premiazione del Melbourne Royal Wine Show, mi risponde che continua a sentirsi incredulo. “Quando abbiamo iniziato, era solo qualcosa che volevo mi ricordasse casa, a Valdobbiadene. Devo dire grazie a mia moglie e ai ragazzi che hanno fatto un lavoro fantastico nella promozione e nel rinnovamento, c’è stato molto lavoro dietro le quinte. Andando verso il palco, mi sono un po’ commosso. Il calore di tutti i presenti mi ha toccato molto”.
Dal 2018 Michael e Christian hanno preso in mano l’azienda, lasciando ad Elena e Otto il tempo di godersi la meritata pensione. “Il problema è che, quando rallenti, ti annoi”, asserisce Otto, che nonostante i 77 anni di età, ha ancora tanta voglia di fare, senza mai dimenticarsi una bottiglia di Prosecco a tavola.