MILANO - La Dda di Milano, coi pm Paolo Storari e Sara Ombra, già titolari della maxi-inchiesta con più filoni sulle curve di San Siro, ha aperto un fascicolo con le ipotesi di tentato omicidio e detenzione illegale di armi sull’agguato a colpi di pistola, avvenuto in via Imbriani, periferia nord del capoluogo lombardo.  

La vittima è Luca Guerrini, ultrà milanista vicino agli ambienti di Luca Lucci, il capo della Curva Sud in carcere dal 30 settembre scorso, dopo il maxi-blitz sui leader delle curve del Meazza e i loro sodali. 

Guerrini, davanti agli investigatori, avrebbe spiegato di non aver alcuna idea della ragione per la quale due persone abbiano sparato dalla motocicletta verso di lui mentre era in auto – con uno striscione e altro materiale della curva del Milan - lasciando intendere, senza dichiararlo esplicitamente a verbale, che potrebbe essersi trattato di uno scambio di persona. 

L’uomo ha raccontato che era da poco uscito dalla sua barberia per andare a pranzare e di essere stato seguito per un tratto di strada dai due in motocicletta, che hanno approfittato di un semaforo rosso per affiancare la sua Audi e sparare. 

Gli investigatori della Squadra mobile stanno quindi ricostruendo con le telecamere il momento in cui compare la motocicletta nell’ambito di un’azione che sembra tutt’altro che improvvisata e con un obiettivo ben preciso. 

I due individui erano entrambi vestiti di scuro e con casco integrale, e hanno esploso i colpi in via degli Imbriani, a Milano, ma è quasi certo che lo abbiano seguito per un certo tratto prima dell’agguato.  

L’uomo ha raccontato di aver visto la moto, sentito un colpo di pistola e di essersi buttato dalla parte del passeggero, e poi un’altra detonazione. 

A quel punto è sceso dalla vettura ed è fuggito a piedi, nascondendosi per qualche tempo nei paraggi etornando poi a prendere l’auto dalla quale si era allontanato. 

È successivamente tornato sul posto e ha avvertito dalla madre, già informata dalle forze dell’ordine in quanto la vettura è in leasing all’azienda di famiglia. 

Intanto, nell’aula bunker di piazza Filangieri, nel processo abbreviato con più tranche sul caso delle Curve milanesi, sarà ascoltato ancora in aula, a porte chiuse, Lucci, che ha già risposto alle domande dei difensori in due precedenti udienze. 

È accusato, tra le altre cose, anche del tentato omicidio del 2019 dell’ultrà milanista Enzo Anghinelli, come presunto mandante. 

Inoltre, al Palazzo di Giustizia di Milano si è svolto anche l’interrogatorio di Mauro Russo, ex esponente della Nord ed ex socio di Paolo Maldini e Bobo Vieri - estranei all’inchiesta - in quanto presunto intermediario nell’estorsione sul business dei parcheggi attorno allo stadio.