La lista è lunga. Il Milan, protagonista di una bella prova contro il Bari in Coppa Italia, s’arrovella fra Vlahovic e Hojlund: per il serbo c’è il problema dell’ingaggio, pari a 12 milioni netti a stagione, che frena la partenza dalla Juventus, vogliosa di cederlo per non ritrovarsi a giugno 2026 a mani vuote con il contratto in scadenza; più probabile l’arrivo del danese per due motivi, l’ingaggio più plausibile, attorno ai 4 milioni di euro, e il rapporto insanabile con il coach Amorin che nella prima di Premier League l’ha lasciato fuori squadra. Situazioni paradossali al pensiero che la Juventus acquistò Vlahovic dalla Fiorentina per 70 milioni e lo United mise sul piatto una cifra analoga per strappare (si fa per dire) Hojlund all’Atalanta che l’aveva preso a 17 milioni. Sarebbe la tessera giusta per completare il mosaico assemblato da Allegri.
Il club rossonero però deve fare attenzione alla concorrenza del Napoli che sta puntando sul danese dopo l’infortunio muscolare di Lukaku, atteso a un intervento chirurgico e ai box per almeno due mesi. Dietro l’angolo figurano altri tre nomi graditi a Conter: innanzi tutto l’ex bolognese Zirkzee, ormai confinato in panchina nel Manchester United, poi il romanista Dovbyk, in via di cessione per ragioni di fair-play finanziario nonostante il gradimento di Gasperini, infine il leccese Krstovic per il quale il ds Corvino accetta solo offerte superiori ai 15 milioni.
Su Krstovic è forte però l’interessamento dell’Atalanta, rimasta allo scoperto in attacco dopo la cessione di Retegui e il braccio di ferro con Lookman: ballano 48 gol, quelli segnati dai due nella scorsa stagione fra campionato e coppe. Se i Percassi non dovessero chiudere la trattativa con il Lecce, la Dea si ritroverebbe sguarnita in avanti dato che il Fulham non sembra per niente propenso a privarsi di Rodrigo Muniz.
Un centravanti d’esperienza manca all’Inter che non può accontentarsi del giovane Pio Esposito dietro Thuram e Martinez. Marotta ed Ausilio si muovono con circospezione. E chissà che il trasferimento di Zalewski all’Atalanta non smussi il diniego dei Percassi a cedere l’anglo nigeriano alla squadra di Chivu. E ancora. Alla ricerca d’un centravanti sono Fiorentina e Roma con il particolare che ai viola serve un “alias” di Kean, mentre ai giallorossi non basta l’esterno Bailey. Conclusione. Per uscire dal labirinto delle ipotesi e delle valutazioni, bisognerà aspettare la fine del mercato, prevista il primo settembre. Ma la finestra estiva non potrebbe chiudersi al 20 agosto in tutta Europa?
Post-Scriptum. Com’è cambiato il calcio. Al portiere viene richiesto di essere più bravo a passare il pallone che a parare, agli attaccanti si chiede di inseguire gli avversari più che di fare gol. “Viceversa”, canterebbe Gabbani.