NAPOLI - 4
JUVENTUS - 2 dcr

NAPOLI (4-3-3): Meret 7; Di Lorenzo 6, Maksimovic 6.5, Koulibaly 6.5, Mario Rui 6 (35’ st Hysaj sv); Fabian Ruiz 5 (35’ st Allan sv), Demme 6.5, Zielinski 5.5 (43’ st Elmas sv); Callejon 5 (21’ st Politano 6.5), Mertens 5 (21’ st Milik 5.5), Insigne 6.5. In panchina: Karnezis, Llorente, Lozano, Luperto, Ghoulam, Younes, Manolas. Allenatore: Gattuso 6.5.

JUVENTUS (4-3-3): Buffon 7; Cuadrado 6 (40’ st Ramsey sv), Bonucci 6, De Ligt 6.5, Alex Sandro 5.5; Bentancur 5.5, Pjanic 5 (29’ st Bernardeschi 5.5), Matuidi 6; Douglas Costa 5.5 (20’ st Danilo 6), Dybala 5.5, Ronaldo 5.5. In panchina: Szczesny,
Pinsoglio, De Sciglio, Rugani, Rabiot, Olivieri, Muratore, Vrioni, Zanimacchia. Allenatore: Sarri 5.5.

ARBITRO: Doveri di Roma 6.5.

SEQUENZA RIGORI: Dybala parato; Insigne gol; Danilo alto; Politano gol; Bonucci gol; Maksimovic gol; Ramsey gol; Milik gol.

NOTE: serata serena, terreno in ottime condizioni. Ammoniti: Mario Rui, Bonucci e Dybala. Angoli: 5-5. Recupero: 1’, 3’.

 

ROMA - Coppa Italia dedicata a Gattuso. Pubblico virtuale, gioco poco esaltante, niente gol e rigori decisivi. Fatali gli errori di Dybala e Danilo dal dischetto: 4-2 il risultato. 

Ma il Napoli (due pali) ha meritato. Male la Juve. Meglio la squadra di Gattuso nel primo tempo, con tre tiri (un palo di Insigne su punizione) contro uno dei bianconeri. 

La Juve, dopo un inizio aggressivo, si e’ fatta mettere in difficolta’ da un avversario molto ben organizzato. 

Il tridente di Sarri (Douglas Costa, Dybala centrale e Ronaldo a sinistra) e’ stato irretito dalla difesa di Gattuso. 

Le proiezioni di Mertens (fresco di rinnovo contrattuale) e Insigne hanno creato grattacapi alla difesa bianconera e Buffon ha dovuto salvare in due occasioni. Il Napoli ha fatto bene anche nella seconda parte della gara. 

I cambi dei due allenatori hanno offerto altre prospettive, ma il risultato non e’ cambiato, anche se Elmas nel recupero ha colpito il secondo palo (l’ennesimo degli azzurri) della serata. Poi i rigori e il giusto trionfo del Napoli. 

Nel giorno del mezzo secolo della famosa semifinale dell’Azteca vinta dall’Italia sulla Germania (4-3), a Roma il Napoli ha fatto un brutto scherzo alla Juventus, sovvertendo i pronostici e portando meritatamente a casa la sesta Coppa Italia, lasciando la Juve a quota tredici.

Cristiano Ronaldo ha dovuto rinunciare a mettere in bacheca il trentunesimo trofeo. 

Intendiamoci, le emozioni non sono state quelle del 1970, ma le due squadre venivano da un lungo periodo di riposo forzato ed era prevedibile una partita piu’ tattica che tecnica. 

Per Gattuso il primo successo della sua carriera napoletano, mentre Sarri, un ex, si e’ dovuto accontentare (?) di aver portato la sua Juve in finale. 

Per questa partita un po’ “anomala” il tecnico bianconero aveva schierato Cuadrado terzino, affidando a Pjanic la regia con Bentancur al suo fianco e confermando il trio d’attacco Douglas Costa-Ronaldo-Dybala. Khedira ha avuto problemi a poche ore dall’inizio. 
Gattuso aveva sostituito lo squalificato Ospina con Meret in porta, aveva riportato Mario Rui sulla corsia di sinistra in difesa, Fabian
Ruiz a centrocampo e aveva schierato Callejon in avanti. 

Nel deserto dell’Olimpico, vivificato da effetti speciali per i telespettatori (pubblico virtuale non visibile allo stadio), e’ stato osservato un minuto di silenzio per le vittime del COVID.

Poi, sotto gli occhi del ct Mancini (sei Coppe vinte in campo e quattro da allenatore), le due squadre hanno offerto uno spettacolo discreto, ma non esaltante.

Il campionario di finte di CR7 (al tiro quasi subito: parato) non ha impressionato i difensori del Napoli che sono apparsi inizialmente compatti. 

Gli attaccanti azzurri si sono visti pero’ poco nella meta’ campo bianconera, ma quando lo hanno fatto hanno avuto da ridire per gli intervento in area di Alex Sandro su Mario Rui e Callejon. 

Douglas Costa ha tentato di passare in velocita’, ma la retroguardia partenopea ha tenuto bene botta. 

Ma col passar dei minuti il Napoli ha guadagnato campo e Insigne al 24’ su punizione ha colpito il legno alla destra di Buffon. Alla mezzora, la squadra di Gattuso e’ sembrata piu’ pericolosa, rispetto a quella di Sarri. 

Meret e’ uscito sui piedi di CR7 su una delle (poche) proiezioni offensive della Juve. Buffon ha dovuto salvare di piede su un tiro di Demme, presentatosi davanti a lui sulla destra. Poi e’ stato ancora il portiere bianconero a deviare su un tiro di Insegne. Mertens si e’ fatto piu’ incisivo nel finale di primo tempo. 

La Juve ha cercato di cambiare atteggiamento nella ripresa, attaccando con maggiore incisivita’, cozzando pero’ contro un Napoli corto e capace di ribaltare il fronte offensivo e di creare azioni abbastanza spregiudicate, ancorche’ non corredate da tiri precisi. Per la Juve
Dybala e Bonucci non hanno calibrato bene i propri tiri.

Sarri ha fatto entrare Danilo al posto di Douglas Costa, non molto incisivo, Cuadrado e’ andato avanti. Gattuso ha cambiato due pedine: Milik e Politano al posto di Mertens e Callejon. L’ex interista ha scaldato subito le mani di Buffon. 

Milik ha mandato alle stelle, dopo un velo di Politano, su azione da destra. Sarri ha fatto un’altra mossa: Bernardeschi al posto di Pjanic, con Bentancur che ha assunto la posizione di play. Sono entrati anche Allan e Hysaj al posto di Fabian Ruiz e Mario Rui. 
Equilibrio in campo, ma finale piu’ vivace. Ramsey e’ entrato nel finale al posto di Cuadrado. Gattuso ha risposto con Elmas per Zielinski.

Insomma, un’altra partita, ma niente gol. Al 47’ Elmas in mischia ha colpito il palo alla sinistra di Buffon (gran salvataggio) in mischia. 
Rigori inevitabili. Questo l’esito dei tiri dal dischetto: Dybala ha sbagliato il primo (parato da Meret), poi Insigne ha battuto Buffon; Danilo ha tirato alto, Politano ha “bucato” Buffon che non e’ riuscito a parare; Bonucci ha segnato di potenza; Maksimovic ha fatto il suo; Ramsey ha segnato centralmente, Milik ha spiazzato Buffon. Risultato 4-2 per il Napoli.

GATTUSO: “IL CALCIO MI HA DATO TANTO NELLA VITA”

“Nella vita pensi sempre che tocchi prima ai tuoi genitori e, quando ti capita quello che e’ capitato a me, non lo accetti, non lo digerisci. Ma il calcio mi ha dato tanto, mi ha fatto uomo: non posso mollare niente, bisogna avere rispetto per questo lavoro, siamo fortunati. Per questo mi arrabbio, voglio rispetto, senso di appartenenza da parte di tutti”. 

Queste le parole del tecnico del Napoli Gennaro Gattuso, che due settimane fa ha perso la sorella, dopo il trionfo in Coppa Italia con la Juventus. 

“Ora abbiamo il dovere di fare queste ultime dodici partite con rispetto - ha aggiunto l’ex centrocampista ai microfoni della Rai - non dobbiamo mollare visto che abbiamo portato a casa questo primo obiettivo. Dobbiamo provarci”.

SARRI: “DELUSI MA ORA NON POSSIAMO FARE DI PIÙ”

“C’e’ delusione per la societa’ e per i tifosi e c’e’ tanta rabbia, ma in questo momento non possiamo esprimere molto di piu’ perche’ la condizione non puo’ essere ottimale. Ci manca tanta brillantezza per rendere il nostro gioco pericoloso”.

Queste le parole del tecnico della Juventus Maurizio Sarri ai microfoni della Rai dopo la sconfitta contro il Napoli nella finale di Coppa Italia.

“La partita l’abbiamo fatta con buoni livelli di applicazione ma in questo momento abbiamo grande difficolta’ a trasformare la mole di gioco, saltiamo meno l’uomo rispetto al solito - ha spiegato il tecnico dei bianconeri - Per noi questo e’ importante perche’ abbiamo tante individualita’. Buona l’applicazione ma resta tanta rabbia: non ci e’ mancata la cattiveria perche’ una squadra non riuscirebbe a rimanere concentrata per 90 minuti senza la giusta determinazione. Il problema riguarda le caratteristiche dei nostri giocatori con poca brillantezza”. 

Poi Sarri ha commentato la prestazione di Cristiano Ronaldo: “L’ho visto come gli altri a livello di condizione fisica: come Dybala e come Douglas Costa, anche a Ronaldo manca quel pizzico di brillantezza che gli permetterebbe di fare quel qualcosa in piu’. Ma in questo periodo e’ normale che succeda. Cosa ho detto alla squadra nel post partita? Ero molto arrabbiato e molto deluso come i calciatori - ha chiosato Sarri - In questo momento e’ meglio stare in silenzio”.

L’ALBO D’ORO

1922  Vado 
1935-36  Torino 
1936-37  Genoa 
1937-38  Juventus 
1938-39 Ambrosiana-Inter 
1939-40  Fiorentina 
1940-41  Venezia 
1941-42  Juventus 
1942-43  Torino 
1958  Lazio 
1958-59  Juventus 
1959-60  Juventus 
1960-61  Fiorentina 
1961-62  Napoli 
1962-63  Atalanta 
1963-64  Roma 
1964-65  Juventus 
1965-66  Fiorentina 
1966-67  Milan 
1967-68  Torino 
1968-69  Roma 
1969-70  Bologna 
1970-71  Torino 
1971-72  Milan 
1972-73  Milan 
1973-74  Bologna 
1974-75  Fiorentina 
1975-76  Napoli 
1976-77  Milan 
1977-78  Inter 
1978-79  Juventus 
1979-80  Roma 
1980-81  Roma 
1981-82  Inter 
1982-83  Juventus 
1983-84  Roma 
1984-85  Sampdoria 
1985-86  Roma 
1986-87  Napoli 
1987-88  Sampdoria 
1988-89  Sampdoria 
1989-90  Juventus 
1990-91  Roma 
1991-92  Parma 
1992-93  Torino 
1993-94  Sampdoria 
1994-95  Juventus 
1995-96  Fiorentina 
1996-97  Vicenza 
1997-98  Lazio 
1998-99  Parma 
1999-00  Lazio 
2000-01  Fiorentina 
2001-02  Parma 
2002-03  Milan 
2003-04  Lazio 
2004-05  Inter 
2005-06  Inter 
2006-07  Roma 
2007-08  Roma 
2008-09  Lazio 
2009-10  Inter 
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2011-12  Napoli 
2012-13  Lazio 
2013-14  Napoli 
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2019-20  Napoli