CARNAGO (VARESE) - Vederlo correre ieri sotto la pioggia battente aveva già reso bene l’idea di quanta voglia avesse di riprendersi il Milan, assaggiato giusto il tempo di segnare al debutto contro il Torino prima di ritrovarsi in infermeria per un problema muscolare.
Perché Alvaro Morata ha scelto di vestire rossonero, rinunciando all’Atletico Madrid e rifiutando le altre proposte arrivate prima e durante l’Europeo poi vinto con la Spagna.
Il pensiero dominante, adesso, è il derby contro il l’Inter, lui che ai nerazzurri ha segnato quattro reti quando vestiva la maglia della Juventus, lui che quando sente aria di derby si esalta (contro il Torino segnò una doppietta nella vittoria della Juve per 4-1 il 20 marzo 2016, mentre nei quattro contro il Real della passata stagione ha segnato tre gol).
In campo, ma anche da fuori, perché per l’attaccante spagnolo la stracittadina contro l’Inter non sarà una novità assoluta: “Adesso posso dirlo per la prima volta - ha svelato in un’intervista a Sky Sport -: sono venuto a San Siro per vedere un paio di derby da tifoso, con il mio cappellino e gli occhiali neri, nessuno si è reso conto di me. Volevo respirare quell’atmosfera, anche da fuori ti rendi conto di quanto valga questa partita, non vedo l’ora di giocare il derby, di provare l’esperienza di segnare in un derby e vincerlo, per fare sentire i milanisti orgogliosi”.
“L’Inter è molto competitiva, ha una grande squadra, bisogna giocare con il cuore. Puoi anche sbagliare un passaggio o un’occasione, ma devi dare tutto in campo, devi avere fame in un derby, questo non si può sbagliare”.
Lo sa bene lui, lo sanno bene Fonseca e la società, devono saperlo bene anche i compagni, perché dopo un inizio negativo perdere il settimo derby consecutivo potrebbe avere serie conseguenze. Ad aiutare il Milan ci può pensare Morata, leader in campo e nello spogliatoio: “Ho imparato da tanti allenatori, ho imparato da tanti compagni di squadra, penso di avere ancora i 4-5 anni più importanti della mia carriera, mi sento pronto per dare tutto con un grado di esperienza molto alto, questo è un bene per me”.
Fair Play Finanziario: come reso noto dalla Uefa attraverso un comunicato ufficiale, al termine del monitoraggio dei 10 club che erano in regime di patteggiamento nella stagione 2023/24 (tra cui il Milan), i rossoneri hanno rispettato gli obiettivi per il 2023.