Carlo Ancelotti si confessa a “Linea Diletta”, in esclusiva su Dazn. “Il Carlo di oggi non è diverso dal Carlo che allenava la Reggiana - il riferimento alla sua prima squadra da allenatore, con cui fu subito promosso in Serie A nel 1996 - Non sono cambiato io, sono cambiate le esperienze.
L’esperienza ti fa crescere e migliorare, ma a livello caratteriale sono lo stesso di sempre”. Guardando alla sua incredibile carriera e ai campioni passati sotto le sue mani, “non ho allenato Francesco Totti, Messi, ma ne ho allenati veramente tanti altri. È un bellissimo viaggio, anche perché non c’è solo il calciatore. Sono tutti ragazzi molto giovani con i loro problemi, che a volte manifestano, a volte no, a volte li scopri a volte te lo dicono loro. Dietro c’è un mondo. Ragazzi di una generazione diversa dalla mia che hanno problemi diversi da quelli che avevo io alla loro età. Il lavoro dell’allenatore è bello anche per questo, è un continuo relazionarsi con dei caratteri diversi, delle nazionalità diverse e delle culture diverse”.
E a proposito di campioni, per Ancelotti l’attaccante del Real Madrid Vinicius Jr. “è un talento incredibile, al di là della tecnica brasiliana lui ha un potere fisico straordinario. È instancabile. La differenza più grande la fa nella parte finale della partita quando gli altri si stancano. Nei prossimi dieci anni sarà uno dei migliori giocatori al mondo”.
Ancelotti torna anche sull’esperienza a Napoli: “È successo quello che spesso succede nel calcio, ovvero che la società che due anni prima ti ha assunto perde feeling e fiducia nelle tue possibilità e nelle tue capacità. La cosa migliore che abbiamo fatto io e il Napoli in quel momento è stato chiudere. Quando un allenatore perde la fiducia del suo club deve chiudere immediatamente, il più in fretta possibile”.
Ora i partenopei sognano in grande, in Italia e non solo. “Lo step l’ha fatto la società rinnovando e cambiando le gerarchie all’interno dello spogliatoio, cambiando l’ambiente con giocatori e stimoli nuovi, dopo un allenatore che ha una grandissima esperienza nel gioco. Io considero Spalletti uno dei migliori allenatori al livello tattico. Questo connubio ha fatto sì che il Napoli vincerà il campionato”.
E in Europa? “Il Napoli potrebbe vincere la Champions, la Champions League la possono vincere le otto squadre che sono nei quarti di finale, altri le guardano vincere - commenta Ancelotti - Per vincere bisogna crederci, pensare di essere i più forti ed essere ottimisti. Quando il Real Madrid arriva ai quarti è molto pericoloso, è una società che respira la Champions League, per il Real questa è la competizione più importante, è la storia che lo dice”.