RIO DE JANEIRO (BRASILE) - “La storia dice che il Brasile è la miglior nazionale del mondo, ha vinto cinque Mondiali e ha scelto me per vincere il sesto. Mi assumo questa responsabilità con piacere”. Carlo Ancelotti è pronto alla sfida.

Sbarcato a Rio de Janeiro, l’ormai ex allenatore del Real Madrid è stato presentato come nuovo ct verdeoro. “È un grande orgoglio guidare la miglior nazionale del mondo. Ringrazio il Real per avermi dato l’opportunità di trattare. Iniziamo subito ma la sfida è grandissima: insieme riporteremo il Brasile a essere campione. Avere l’obiettivo di vincere un Mondiale deve essere un obbligo”.

Colpito da come è stato accolto (“è stato spettacolare, mi sento a casa”), il 65enne tecnico di Reggiolo punta a creare “un ambiente familiare e di rispetto per tirare fuori la nostra miglior versione”, consapevole delle speranze riposte nei suoi confronti.

“Ho abbastanza chiaro quello che si aspettano da me: che faccia un buon lavoro e il Brasile vinca il Mondiale. Ma è importante avere l’appoggio e l’aiuto di tutto il Paese. Ai tifosi dico di credere, avere fiducia e affetto verso la nazionale, senza mai abbassare le braccia né arrendersi”.

“La qualità c’è e possiamo fare molto bene - garantisce - Ho fiducia nel fatto che costruiremo una squadra che possa giocarsela contro chiunque”.

Diramata la lista dei convocati per le prossime due gare di qualificazione mondiale contro Ecuador (5 giugno) e Paraguay (10 giugno) il neo ct verdeoro sa che “non c’è tempo per allenarsi e prepararsi. Sono due partite molto importanti e ho cercato di convocare giocatori pronti che possano dare una mano. Ci sono tanti infortunati ma il Brasile ha molti giocatori di talento. Neymar? Contiamo sulla sua versione migliore, è tornato in Brasile per prepararsi bene per il Mondiale”.

Fra i ritorni anche quello di Casemiro: “Il Brasile ha sempre avuto molto talento ma bisogna metterci anche sacrificio e impegno, caratteristiche che Casemiro ha, è un aspetto fondamentale”.

Per quanto riguarda la parte tattica, “non so quale modulo permette di vincere le partite ma so che dipende dalle caratteristiche dei giocatori perché siano a loro agio in campo. Voglio sfruttare l’enorme qualità di questi calciatori e metterla insieme per vincere il Mondiale”.

In particolare “il calcio non può essere letto in una sola maniera. Non mi piace una squadra che abbia una sola identità. Se vogliamo avere successo, dobbiamo fare tante cose bene”.

Ancelotti riconosce che le trattative erano state avviate già due anni fa, “poi ho firmato il rinnovo col Real ma quest’anno sono ripartite. Ho sempre detto che un giorno avrei voluto provare l’esperienza di ct”.

Non lo accompagnerà stavolta il figlio Davide: “Ha una trattativa in corso con una squadra europea e non mi sembrava corretto portarlo con me. Se andrà ad allenare un club gli auguro il meglio, altrimenti potrà tornare da noi”.

All’allenatore emiliano viene anche chiesto perchè non abbia fatto invece il ct dell’Italia. “Perché l’Italia non aveva bisogno di un ct e perchè non mi ha mai chiamato. A me si è interessato e mi ha chiamato il Brasile. Ma il prossimo anno sia Brasile che Italia torneranno a essere competitivi”.