MILANO - “Tre parole per mio fratello? “Leale, determinato e permaloso, molto permaloso. Ne aggiungo un’altra: fenomeno”. Antonio Donnarumma risponde cosi’ a una delle tante domande che gli hanno rivolto i tifosi rossoneri in un Q&A nelle stories Instagram del Milan. Il terzo portiere del “Diavolo”, fratello di Gigio, parla della quarantena vissuta con moglie e figlio tra allenamenti e lezioni di cucina (“sto cercando di imparare”), ma torna anche sull’emozione piu’ forte vissuta da quando veste la maglia rossonera, ovvero a quella sera del 27 dicembre quando fece il suo esordio ufficiale e gioco’ da titolare la sfida di Coppa Italia vinta contro l’Inter. “Vincere il derby e’ sempre qualcosa di speciale, una partita che ricordero’ per sempre. Ricordo ogni istante ed e’ una sensazione bellissima”, dice Antonio Donnarumma che lavora per farsi “trovare sempre prontoi” in caso di necessita’ e che tra i suoi idoli da bambino aveva “il tedesco “Oliver Kahn, mi piaceva il suo modo di parare e il suo carisma, ma dico anche Dida perche’ quando sono arrivato al Milan avevo 14 anni, lui era uno dei portieri piu’ forti al mondo e quindi era lui l’esempio da seguire”.

Una famiglia di calciatori e di estremi difensori. “La mia passione per il calcio e’ nata grazie a mio zio, faceva il preparatore dei portieri. Ricordo che da bambino veniva a prendermi ogni giorno a casa e mi portava con lui al campo e mi allenava”. Toprnando al fratello Gigio se come portiere gli ha dato del fenomeno, come zio di suo figlio lo giudica “straordinario. Lo vizia tantissimo e per questo ogni tanto mi innervosisco, ma alla fine e’ giusto che sia cosi’, e’ giusto che lo zio lo vizi”. Ultime battute sull’emergenza coronavirus.

“Per prima cosa mi auguro che questo momento possa passare. Tornare in campo sara’ sicuramente bellissimo ma anche strano. Lasciatemi dire pero’ un pensiero finale per tutte le persone che stanno soffrendo e per quelli che hanno perso un loro caro e per tutti i medici, infermieri, soccoritori, che stanno davvero facendo l’impossibile per vincere questa battaglia”.