MADRID (SPAGNA) - Colpo grosso di Matteo Arnaldi al secondo turno del “Mutua Madrid Open”, il secondo Masters 1000 della stagione sulla terra battuta, in scena alla Caja Magica della capitale spagnola, con un montepremi totale pari a 8.055.385 euro. Il tennista sanremese, numero 44 del ranking mondiale, ha eliminato al secondo turno il serbo Novak Djokovic, n.5 Atp e testa di serie numero 4, con il punteggio di 6-3 6-4, maturato in un’ora e 42 minuti di gioco. Per un posto negli ottavi l’azzurro se la vedrà con il bosniaco Damir Dzumhur (63 Atp).
ARNALDI: “BATTERE DJOKOVIC È UN SOGNO CHE SI AVVERA” - “Giocare con Djokovic e batterlo è un sogno che si avvera. Ero felice solo di poterlo affrontare, lui è sempre stato il mio idolo ma non ci avevo mai giocato; ci eravamo solo allenati una volta. Poter scendere in campo contro di lui in uno stadio come il Manolo Santana era già una vittoria per me. Batterlo, poi, è incredibile, anche se Djokovic non è al meglio adesso”.
Così Matteo Arnaldi dopo aver battuto in due set Novak Djokovic e raggiunto il terzo turno a Madrid. All’inizio del match, ha ammesso il sanremese, “ho provato solo a non farmela sotto. Era la prima volta che entravo in questo stadio, dove non mi ero mai nemmeno allenato. Ho provato ad allungare gli scambi, a farlo sbagliare un pò. È stata una partita difficile, mi ha aiutato aver fatto subito il break. Certo, ho subito il contro-break ma mi sono sciolto. Sono stato molto bravo a tenere il game sul 2-2 da lì mi sono sentito più tranquillo e la tensione è andata calando”.
Ed è arrivata la seconda vittoria in carriera contro un Top 10, dopo quella ottenuta sempre a Madrid, contro Casper Ruud due anni fa.
“Qui ho sempre giocato bene sono super contento - ha detto -. Adesso cerchiamo di far meglio. Ci prendiamo stasera di tranquillità e poi si pensa già alla prossima partita”.
Ovvero alla sfida per un posto negli ottavi contro il bosniaco Damir Dzumhur che ha vinto finora due match di fila in rimonta come non gli succedeva dal 2019.
DJOKOVIC: “TORNERÒ AL TORNEO DI MADRID, NON SO SE COME GIOCATORE” - Novak Djokovic perde un’altra partita nata male e finita peggio. Stavolta dice bene agli azzurri, in particolare a Matteo Arnaldi, autore di una prestazione eccellente. Ma non c’è dubbio che le ombre attorno al serbo, ex numero 1 del mondo, stiano diventando sempre più lunghe.
“Ovviamente - spiega Nole - dopo aver perso una partita non ti senti mai bene, ma quest’anno mi è accaduto diverse volte al primo turno, purtroppo. Sapevo che sarebbe stata una partita d’esordio dura per me in questo torneo. Arnaldi è un giocatore davvero forte, di qualità. E io non ho giocato molte partite sulla terra battuta. Mi sono allenato bene, ma è completamente diverso quando scendi in campo per un match ufficiale. Penso che la cosa positiva sia che mi sono divertito molto di più che a Monte-Carlo o in qualche altro torneo. Ma ovviamente il livello del tennis non è ancora quello che vorrei. Stavolta ho perso contro un giocatore migliore di me”.
“Nemmeno per Madrid - continua Djokovic - avevo aspettative. Speravo di poter giocare una partita in più che a Monte-Carlo. Devo dire che è una realtà nuova per me, cercare di vincere una partita o due, senza pensare ad andare lontano nel torneo. È una sensazione completamente diversa da quella che ho provato in oltre 20 anni di tennis professionistico, quindi è una specie di sfida mentale affrontare questo tipo di sensazioni in campo, uscendo presto regolarmente nei tornei. Ma questo è, immagino, il cerchio della vita e della carriera, alla fine prima o poi sarebbe successo. Ora sto cercando di usare questo come forza trainante per il futuro. Ovviamente i tornei del Grande Slam, l’ho detto molte volte, sono i più importanti per me. Il che non significa che non voglia vincere qui, certo che lo volevo, ma gli Slam sono dove voglio davvero giocare il miglior tennis. Non so se riuscirò a farlo al Roland Garros, ma farò del mio meglio”.
L’apparizione a Madrid potrebbe essere stata l’ultima nel torneo nella capitale spagnola: “Potrebbe essere. Potrebbe essere. Non sono sicuro se tornerò. Quindi, non so, non so cosa dire. Voglio dire, tornerò, forse non come giocatore, ovviamente. Spero di no, ma potrebbe essere così”.
BERRETTINI AI SEDICESIMI, DARDERI SI RITIRA - Debutto con vittoria per Matteo Berrettini nel “Mutua Madrid Open”, quarto Masters 1000 stagionale, dotato di un montepremi di 8.055.385 euro, che si sta disputando sulla terra battuta della “Caja Magica” della capitale spagnola (combined con un WTA 1000).
Il 29enne tennista romano, n.31 del ranking e 30 del seeding, in campo dal secondo turno come tutte le 32 teste di serie, si è imposto sullo statunitense Marcos Giron, n.45 ATP, con il punteggio di 6-7(3) 7-6(6) 6-1, dopo due ore e 35 minuti di gioco.
L’azzurro se la vedrà ai sedicesimi con il britannico Jack Draper, n.6 Atp e quinta forza del seeding, che ha sconfitto l’olandese Tallon Griekspoor per 6-3 6-4.
Si ferma invece al secondo turno Luciano Darderi, che si è ritirato sul 7-6 3-1 a favore dello statunitense Frances Tiafoe, n.16 del torneo.