MELBOURNE – Due candidati alle elezioni comunali per Melbourne e in corsa per diventare sindaco, hanno sollecitato congiuntamente, a nome dei residenti e dei titolari di esercizi nel CBD, una miglior gestione delle manifestazioni pubbliche, per ridurre i disagi causate dalle proteste propalestinesi settimanali, che ormai da un anno, funestano il centro cittadino. 

I due aspiranti sindaci, Nick Reece e Aaron Wood, hanno chiesto un intervento da parte del governo statale, dopo che la polizia ha confermato di aver aperto un filone d’indagine su un uomo che avrebbe mostrato un cartello con la svastica, un simbolo vietato dalle leggi in vigore nel Victoria, alla protesta dell’ultimo fine settimana.  Le indagini fanno seguito all’arresto del ristoratore Akan Yazbeck, nel NSW, per aver esposto un simile cartello a Sydney. Il proprietario dei noti ristoranti Nomad a Surry Hill e Reine & La Rue, a Melbourne, comparirà in tribunale il mese prossimo.

“Sono assolutamente a favore del diritto della gente di protestare pacificamente, ma riconosco anche che, dopo 52 settimane di proteste continue, i disagi sono significativi ed hanno un impatto negativo sugli esercizi della city – ha detto Reece che fino alle elezioni del 26 ottobre, è sindaco facente funzioni -.  Ricevo telefonate giornaliere dai ristoratori di Chinatown, Melbourne, per i quali il yum cha (pranzo tradizionale) della domenica è la giornata di maggiore affluenza”.

Wood ha proposto l’adozione di un sistema di permessi per le dimostrazioni, già in vigore in altri stati, e il trasferimento delle proteste alla zona dei Treasury Gardens: “Al di là delle ragioni che spingono i cittadini a protestare dobbiamo minimizzare gli impatti negativi sui negozianti e sulle migliaia di residenti del centro città”, ha detto.

Il governo della premier laburista Jacinta Allan la settimana scorsa ha resistito alle pressioni di adottare il sistema di permessi in vigore nel NSW, con il ministro della Giustizia, Jaclyn Symes, che ha detto che potrebbe potenzialmente portare i dimostranti a non condividere con la polizia informazioni sulle loro intenzioni.

Il leader dell’opposizione, John Pesutto, ha sollecitato l’introduzione di adeguati poteri per la polizia per rispondere in maniera più incisiva a qualunque incitamento alla violenza.