MELBOURNE (AUSTRALIA) – Jannik sì, Sonny no. Sfuma il sogno di una semifinale tutta azzurra agli Australian Open, ma almeno un italiano al penultimo atto del primo Slam stagionale ci sarà.
Sul cemento di Melbourne Park, infatti, Jannik Sinner rispetta i pronostici e travolge in tre set il beniamino di casa, Alex De Minaur, dominato dall’inizio alla fine. Il numero 1 si impone con un netto 3-0 in poco meno di due ore e in un continuo crescendo chiuso con i parziali di 6-3, 6-2, 6-1. Contava la vittoria, ma farlo così, spazzando via ogni timore su una condizione che aveva messo tutti in allarme dopo il malore accusato lunedì agli ottavi contro il danese Holger Rune, è più che incoraggiante. Ha recuperato bene, ha messo in mostra una condizione fisica eccellente e De Minaur non ha avuto scampo.
“Ieri è stata una giornata tranquilla, ho palleggiato 30-40 minuti con i miei allenatori che evidentemente mi hanno dato un buon ritmo, ma quando sei giovane recuperi molto in fretta - scherza l’altoatesino -. Come ho già detto mi piace molto dormire, ho cercato di riposare il più possibile, rilassarmi e farmi trovare pronto. Questa mattina mi sono svegliato bene, ho preso fiducia nel corso della giornata e il risultato è stato eccellente. Ho un team esperto, sanno come gestirmi, il loro contributo è fondamentale”.
Come detto non ci sarà nessuna semifinale tutta italiana, a sfidare Sinner sarà Ben Shelton. “Sarà dura, abbiamo giocato tante partite dure tra di noi, serve bene, è un mancino, fa bene anche da fondo, spero di riuscire a rispondere nella migliore maniera possibile e restare concentrato come oggi, nella speranza che sia una bella partita anche per voi del pubblico”, ha concluso il numero 1 del mondo che con la vittoria su Alex De Minaur ha eguagliato la striscia di successi più lunghi della sua carriera (19). Se dovesse battere Shelton e arrivare a 20, diventerebbe l’italiano con più semifinali Slam in singolare maschile a pari merito con Nicola Pietrangeli (5).
Si porterebbe così a due sole vittorie da un altro traguardo eccezionale. Sarebbe il quinto giocatore nell’era Open a vincere tre Slam di fila sul duro. Ci sono riusciti solo Roger Federer (5 nel periodo 2005-07), Djokovic (3 nel 2011-12 e 2015-16), Ivan Lendl (3 US Open, allora unico major sul duro perché l’Australian Open si disputava sull’erba, dal 1985 al 1987) e John McEnroe (3 US Open di fila dal 1979 al 1981).
Dall’altra parte della rete, dunque, Ben Shelton e non Lorenzo Sonego. Il sogno di “Sonny” è sfumato dopo una battaglia di 4 set, ma il tennis del piemonte è stato ancora una volta all’altezza tra grandi colpi e scelte giuste. “Sono felice per il torneo, è stata un’esperienza preziosa per il mio percorso e sono orgoglioso di aver avuto questa opportunità. I quarti di finale in uno Slam, sul Centrale, in una atmosfera molto bella. Sono contento dell’atteggiamento e di come ho vissuto questa esperienza. In ogni partita ci ho provato con tutte le mie forze, ci tenevo tanto a dare tutto e non ho rimpianti”, dice Sonego, convinto che non ci sia bisogno di dare consigli a Sinner per la sfida contro Shelton.
“Jannik lo sa meglio di me cosa deve fare - conclude - ; la cosa buona è che lui è uno dei migliori al mondo in risposta e se neutralizzi il servizio di Ben già sei un passo avanti...”.
Definita la seconda semifinale maschile (la prima sarà Djokovic-Zverev) e anche il tabellone femminile ha definito il penultimo atto del torneo. Sabalenka-Badosa il verdetto emesso ieri, mentre nella notte italiana hanno staccato il pass Iga Swiatek e Madison Keys.
La polacca, numero 2 del mondo, ha travolto Emma Navarro, concedendo appena tre game in meno di un’ora e mezza di match: 6-1, 6-2 il finale. Prossima avversaria, dunque, la statunitense Madison Keys, numero 14 Wta, che ha sconfitto l’ucraina Elina Svitolina con il punteggio di 3-6, 6-3, 6-4. Saranno due semifinali importanti anche in chiave ranking: se Sabalenka e Swiatek dovessero vincere le rispettive gare, infatti, l’esito della finale determinerà anche la numero 1 Wta dopo il primo Slam della stagione.
Nella notte italiana tornerà a sventolare il tricolore. Simone Bolelli e Andrea Vavassori, teste di serie numero 3 del torneo di doppio, sfideranno in semifinale lo svedese Andre Goransson e l’olandese Sem Verbeek che, ai quarti, hanno battuto a sorpresa in tre set il salvadoregno Marcelo Arevalo e il croato Mate Pavic, numeri 1 Atp in doppio.